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L’esperto su Calleri e i TPO: “Giocatori spostati come pedine”

Alessandro Oliva, giornalista de Linkiesta fa chiarezza sui fondi di investimento

Redazione VN

Alessandro Oliva, giornalista de Linkiesta, ha spiegato ai microfoni di Radio Blu come funziona la TPO (Third Part Ownership), tema caldo degli ultimi giorni visto l'interesse della Fiorentina per Jonathan Calleri: "Si ha a che fare con dei fondi che acquistano i cartellini dei giocatori, il problema è quando i fondi di investimento trattano i giocatori come dei "beni" da spostare a piacimento. Una sorta di schiavismo, dove i calciatori diventano pedine in da spostare anno dopo anno. I fondi di investimento possono dare una mano ad una squadra, creando profitto e spostando giocatori, ma alla fine dei conti le società non ci guadagnano perché non possono monetizzare più di tanto dalla vendita, non essendo proprietari al 100% dei cartellini.

Su Calleri: "Rientra in questo modo di fare, con il Deportivo Maldonado che è una squadra di secondo piano la quale sposta giocatori in giro per il mondo. In Italia? Il rischio che attecchisca questo modo di fare c'è, vista la situazione finanziaria instabile di alcuni club di Serie A".

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