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Nuovo stadio, Unipol ricorre al Tar contro Enac e Comune di Firenze

L’idea di costruire il nuovo stadio di Firenze nell’area Mercafir di Novoli è parte di un puzzle che deve essere composto per intero, con una pianificazione completa del quadrante nord-ovest …

Redazione VN

L'idea di costruire il nuovo stadio di Firenze nell'area Mercafir di Novoli è parte di un puzzle che deve essere composto per intero, con una pianificazione completa del quadrante nord-ovest che delinei anche il destino dell'area di Castello: 168 ettari di proprietà di UnipolSai, oggetto di una convenzione firmata col Comune di Firenze nel 2005 che prevede la costruzione di 181mila mq di funzioni pubbliche e di 259mila metri quadrati di funzioni private per un investimento di centinaia di milioni.

«Siamo disponibili a ridiscutere la convenzione col Comune per adeguarla alle esigenze attuali della città – spiega il direttore generale dell'area Immobili e società diversificate di UnipolSai, Gian Luca Santi - ma aspettiamo una proposta che finora non è arrivata, nonostante il tavolo che era stato aperto. Sono già passati due anni. Non possiamo aspettare all'infinito, e non possiamo stare a guardare la lesione dei nostri diritti acquisiti».

«Sull'area di Castello la proprietà ha già investito 200 milioni di euro. Quello che ora viene annunciato ci crea un danno rilevante», aggiunge Santi. Al punto che Unipol ha già fatto ricorso al Tar sia per avere accesso agli atti del progetto dello stadio, che il Comune gli aveva negato, sia contro il masterplan di Enac che prevede una nuova pista aeroportuale lunga 2.400 metri.

Il gruppo assicurativo rilancia dunque la palla al Comune di Firenze, colpevole - a suo dire - di non averlo coinvolto. L'area di Castello dovrebbe in parte essere espropriata per realizzare la fascia di rispetto della nuova pista aeroportuale, mentre è circolata l'ipotesi che possa accogliere anche la Mercafir "sfrattata" da Novoli. «Nessuno ce l'ha chiesto», replica Santi.

UnipolSai conferma anche la volontà di uscire dal business oncologico, con la dismissione del centro oncologico Villa Ragionieri (170 addetti, 12 milioni di perdita nel 2014) per il quale è in corso da lungo tempo una trattativa con la Regione. «O arriviamo a un preaccordo entro questo mese di marzo, oppure percorreremo altre strade, come la vendita a terzi o la chiusura», annuncia Santi. Scontato anche il ridimensionamento della casa di cura fiorentina Villa Donatello, che vedrà dimezzati i dipendenti da 120 a 60 per il venir meno delle prestazioni intramoenia interrotte dalla Regione. (toscana24.ilsole24ore.com)