Sul blog di Gianluca Di Marzio troviamo un'interessante intervista in compagnia di Rodolfo Becheri. nonno 85enne di Alessandro Diamanti: "Lasciava lo zaino della scuola a casa e correva al di là della strada. Un fulmine… Tutto il pomeriggio potevamo trovarlo lì. Si allenava con tutte le categorie, dalla sua alla prima squadra. Si metteva alla bandierina e calciava in porta. Non c’era neanche da guardare dove andasse il pallone, trovava sempre la porta. Aveva grande tenacia, e più pazienza di me. Quando subiva qualche ingiustizia mi diceva: ‘Nonno, stai tranquillo. Arriverà il momento’. Ed io che invece sarei scattato di rabbia… All’Albinoleffe, era un ragazzino ma Gustinetti lo faceva giocare sempre. Cambiò l’allenatore e allora… Galante lo volle a Livorno, lui mi disse: ‘Nonno, vado subito'. La prima partita la fece contro la Juventus, 7 in pagella. Non dico altro.. Mi mancava tanto, avevo già fatto il passaporto per andarlo a trovare in Cina. Mia figlia però non ha voluto, là il clima era molto caldo ed alla mia età un viaggio così lungo… ".
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“Da piccolo lasciava lo zaino della scuola a casa e correva al di là della strada per giocare a calcio”
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