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Nicchi: “Si dirigono guerre, non partite. Bravo Braschi”

Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, è intervenuto oggi negli studi di SkyTg24, parlando anche di moviola in campo: “Non è che io sia favorevole o contrario, ho riportato le sensazioni e i …

Redazione VN

Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, è intervenuto oggi negli studi di SkyTg24, parlando anche di moviola in campo: “Non è che io sia favorevole o contrario, ho riportato le sensazioni e i regolamenti in vigore in tutto il mondo. Nessuno di noi ha la facoltà di modificare il regolamento, gli arbitri non sono quelli che introducono i regolamenti ma che li applicano. La modifica delle regole spetta solo all’International Board. Detto questo, di moviola non parlerò piu’”. Nicchi sottolinea che “a oggi abbiamo 1467 giocatori ammoniti solo in serie A e 97 espulsi: è un dato drammatico. Non c’è una crescita dal settore giovanile a livello di comportamenti, di regole. Oggi gli arbitri vanno a dirigere tutte le domeniche una guerra. Abbiamo giocatori che si fanno ammonire due volte in 30 secondi ma non sento alcuna Lega, alcun allenatore o associazione che dica: ‘diamoci tutti una regolata’. Se ci sentiamo indifesi? Quello no, perché a nostra difesa c’è il regolamento, dobbiamo difenderci solo col regolamento. Dimettermi? Resto fino al 2016 e poi si vede. Le critiche positive le accettiamo e le apprezziamo, finché c’è un confronto leale e trasparente io e tutto il mondo arbitrale siamo aperti a ogni tipo di collaborazione. Ma se si supera la linea, si va in altri campi e ci tuteleremo in altre sedi”.

Il presidente dell’Aia applaude il designatore Braschi, a fine incarico, per aver “fatto un bel lavoro in mezzo a mille difficoltà, ha fatto crescere un mondo arbitrale che era da rifondare, ci sono alcuni giovani che stanno facendo molto bene. Per quanto riguarda la sostituzione, abbiamo il nostro mercato interno e il Comitato nazionale deciderà chi saranno i nuovi allenatori”.