l presidente dell'Aia Marcello Nicchi, da poco confermato alla guida dei fischietti italiani, ribadisce come l'errore dell'arbitro, a prescindere dall'utilizzo della tecnologia, sara' sempre una componente del calcio giocato. "Tecnologia o non tecnologia, gli errori ci saranno sempre e l'unico scopo e' limitarli al massimo - dice ai microfoni di Sky Tg24 -, con la speranza che siano sempre meno determinanti. Si toglierebbe al calcio il pepe dell'imprevedibilita' del gioco - spiega Nicchi - che diventerebbe meno affascinante. E poi, con il modo di ragionare che c'e' a livello internazionale, la tecnologia totale (la moviola, ndr) non arrivera' mai. Se poi si vuole insistere sul 'gol non gol' si faccia pure, ma questo non risolverebbe i problemi. E' dimostrato che l'occhio di falco non e' sicuro al cento per cento, all'arbitro di porta invece, da quando c'e', non e' mai sfuggito un gol non gol".
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Nicchi: “Meglio arbitri di porta che tecnologia”
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