Nicchi e Braschi, fischi e fiaschi

Francesco Matteini nel suo blog Viola amore e fantasia lancia uno slogan per dare visibilità ai tifosi viola. Ecco quanto ha scritto

Ho l'ho slogan per contestare la dirigenza arbitrale. A me piace, vediamo cosa ne pensate voi. Ricordate? Nel post di lunedì scorso proponevo di sfruttare la ribalta che avrà Firenze su tutte le televisioni per i Mondiali di Ciclismo, come vetrina per esternare il malumore scoppiato dopo l'indecente arbitraggio di De Marco e le inammissibili dichiarazioni della coppia Nicchi-Braschi. Lo ripeto per chiarezza: nessuna contestazione che metta minimamente a disagio la manifestazione ciclistica. Si tratta solo di farsi furbi e esporre lungo il percorso, che si snoda per le vie cittadine, manifesti, striscioni, bandiere, t-shirt (perché no?) con uno slogan che mette alla berlina i due dirigenti della categoria arbitrale. Sempre più al di sotto di ogni sospetto. Un po' sullo stile di Gabriele Paolini, il disturbatore di Tg che fa capolino dietro al giornalista durante le dirette. Da sempre l'ironia, la presa di culo per parlare con franchezza, è la forma di contestazione che infastidisce di più il potere (non solo quello arbitrale). Perché si propaga facilmente ed è difficile da fronteggiare. Non si può replicare con argomentazioni serie e pompose ad una battuta, che però spesso resta impressa più di una denuncia articolata. Come ho scritto all'inizio, io uno slogan l'ho pensato e lo lancio per chi ha voglia di raccoglierlo:

Nicchi e Braschi, fischi e fiaschi

E' semplice, mi pare suoni bene, richiama i fischi dell'arbitro ma anche quelli che l'arbitro si prende dai tifosi, usa il termine fiasco nell'accezione di clamoroso insuccesso, da non accostare all'ubriachezza che provoca in chi se lo scola. O forse anche. Se vi piace diffondetelo.

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