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Nicchi: “Aperti al dialogo ma contro le polemiche costruite ad arte”

«A chi vuole parlare con noi come oggi siamo apertissimi». Lo ha affermato Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, al termine della riunione tecnica fra arbitri, allenatori, dirigenti e capitani della serie …

Redazione VN

«A chi vuole parlare con noi come oggi siamo apertissimi». Lo ha affermato Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, al termine della riunione tecnica fra arbitri, allenatori, dirigenti e capitani della serie B tenutasi oggi a Coverciano. «Continuiamo - ha spiegato - a divulgare la cultura delle regole e dei comportamenti. Se qualche mezzo di informazione vuole dare una mano lo faccia. La polemica costruita ad arte non serve a nessuno, neanche a chi la crea. Di conseguenza spero che venga abolita questa vecchia maniera di operare».

Gli arbitri, ha affermato Nicchi, «devono essere cooperativi e collaborativi: per chi non rispetta queste norme ci sono i provvedimenti di base da adottare. Quello che dà fastidio a volte è che vengano comunicate all'esterno cose che poi non sono reali». Per il presidente dell'Aia con il campionato di B «siamo partiti un pò male, 12 espulsi in due giornate non dovrebbe far parte del modo di andare in campo. Spero che da questo abbiano preso insegnamento tutti: abbiamo fatto vedere gli errori di chi si è fatto cacciare, quelli degli arbitri, e su questo lavoreremo perchè il prossimo incontro sia il resoconto di quello che abbiamo detto oggi».

Di espulsioni si è parlato a lungo oggi a Coverciano dopo le 12 espulsioni delel prime due giornate. «Abbiamo rimarcato l'importanza di stare sereni - ha spiegato il designatore di B, Stefano Farina - di cercare di affrontare le partite con meno aggressività perchè noi dobbiamo applicare le regole. La valutazione che abbiamo fatto tutti insieme è cercare da parte nostra di collaborare verso il gioco, e da parte delle squadre di collaborare sotto l'aspetto disciplinare e tecnico. Esprimo un parere molto positivo sull'incontro». Per il presidente della Lega di B, Andrea Abodi, che ha rimarcato la necessità di far calare il numero di ammoniti ed espulsi, «è un tempo difficile, in cui viviamo una situazione complicata e vorremmo che il calcio non fosse un ulteriore elemento di perturbazione e di tensione. Abbiamo bisogno di investire in armonia ed in fiducia, sapendo che l'errore ci sarà da parte nostra, da parte loro, ma c'è una grande voglia di fare meglio».

(IlMessaggero.it)