In questi casi non è mai utile, né intellettualmente corretto, cercare un capro espiatorio. Quando si perde per 3-0 la colpa è di tutti, dall'allenatore all'attaccante, dai centrocampisti al portiere. Proprio su quest'ultimo aspetto ci concentriamo. La partita di Neto, infatti, merita una riflessione. Ieri sera, nei fatti, il portiere brasiliano ha sulla coscienza due dei tre gol del Siviglia. I suoi errori, in pratica, hanno propiziato la doppietta dello scintillante Aleix Vidal, che da terzino di spinta è riuscito a segnare due volte e a costruire una buona fetta di qualificazione alla truppa di Unai Emery.
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Neto, errori fatali: adesso tocca (di nuovo) a Tatarusanu
Il brasiliano ha commesso due errori gravi contro il Siviglia. Una prestazione che impone una riflessione
In occasione del primo gol, Neto è rimasto immobile, superato a destra dal tracciante dal limite dell'area dello spagnolo. Un tiro tutt'altro che imparabile. Il brasiliano, probabilmente, si aspettava un tiro alla propria sinistra e la postura del suo corpo lo lascia intuire. Valutazione e posizionamento errati, dunque. Un errore ripetuto in occasione del secondo centro di Vidal. Stavolta il tiro è arrivato da posizione leggermente defilata e si è insaccato sul primo palo. Anche qui, Neto ha completamente sbagliato la lettura dell'azione, sbilanciandosi a destra per respingere un eventuale diagonale e, di conseguenza, lasciando scoperta la porzione di porta alla propria sinistra.
Due errori gravi, che, sommati a quelli in zona gol di Gomez e Fernandez, pesano enormemente sulle possibilità di qualificazione della Fiorentina. Un sogno che svanisce per mancata concretezza sotto rete e imprevedibili errori di valutazione in quella difensiva. Tutta la croce addosso a Neto? Certo che no, ma tali errori, e le caterve di gol subiti nell'ultimo mese, inducono quanto meno a rivedere la posizione del brasiliano. E a riproporre tra i pali Tatarusanu, che la prossima stagione, è bene ricordarlo, vestirà ancora la maglia viola.
STEFANO FANTONI
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