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“Nessuna trattativa, parlare con gli ultras era un dovere”

Serra (ex prefetto Firenze): “Impossibile filtrare bombe e striscioni”

Redazione VN

Il delegato della Lega Calcio ed ex prefetto di Firenze, Achille Serra, ha rilasciato un'interessante intervista ai microfoni di Radio Blu: "Il derby sospeso e la partita di sabato sono due episodi diversi tra loro. Ci fu una telefonata improvvida da parte di Galliani, allora presidente di Lega, che impose a Rosetti la sospensione. All'interno degli stadi non ci sono più le forme di violenza del passato. Credo che il contatto tra le autorità e De Tommaso fosse volto solo a calmare gli animi, non a chiedere un'autorizzazione.

Il problema si risolve solo con una riforma globale della giustizia che preveda la certezza della pena. Questo purtroppo non è possibile in un paese dove le carceri sono sovraffollate ed i processi durano un'infinità di tempo. Per la psicologia di massa la parola di un questore o di un prefetto non ha nessuna credibilità in certe situazioni in confronto a certe voci che girano per lo stadio.

La maglietta 'Speziale libero'? Basta metterla al contrario e ci si confonde facilmente in mezzo a migliaia di persone. In certe condizioni è impossibile perquisire tutti gli spettatori, non vedo rimedio se non quello di punire con certezza e severamente il gesto già compiuto.

Non mi vergogno di andare a parlare con i capi della tifoseria per chiarire quello che è successo fuori e chiedere calma. Farlo, per un poliziotto, è doveroso. Mai la partita sarebbe stata sospesa per questo 'A Carogna, non c'è stata trattativa secondo me. Lo 0-3 a tavolino? Spetta alla giustizia sportiva giudicare anche se certi 'bomboni' purtroppo sono all'ordine del giorno. La negatività del test su De Santis? E' una situazione strana perché dalle telecamenre appare evidente che sia stato lui a sparare".