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Nardella sul nuovo stadio: “Ottimista, i Della Valle vogliono arrivare in fondo”

Il sindaco di Firenze guarda avanti, e parla dell'utilizzo del Franchi quando verrà costruito il nuovo stadio alla Mercafir

Redazione VN

Ospite di Toscana Tv, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato degli scenari relativi al Franchi e alla costruzione del nuovo stadio:

Il Franchi è un monumento, non possiamo trascurare ciò. Non si può toccare essendo nella lista dei beni culturali. L'ultimo aggiustamento è stato fatto rimuovendo la pista d'atletica per i Mondiali del '90. Quando ci sarà il nuovo stadio, il Franchi sarà dedicato al Rugby, e potrà ospitare magari anche il Sei Nazioni. A Firenze c'è una squadra d'Eccellenza che può crescere, ma potrà essere adibito ad ospitare concerti e gare d'atletica. Non avrà un utilizzo intenso come oggi ma non sarà mai abbandonato. Nel nuovo stadio ci si potrà arrivare con tutti i mezzi pubblici, compresa la tramvia.

Sulla possibilità di realizzazione del nuovo stadio il sindaco rimane ottimista:

Se riusciamo a spostare i mercati generali entro il 2021, possiamo finire la realizzazione dello stadio entro la fine del 2023 o al massimo 2024. Proprio in queste settimane gli uffici tecnici del comune stanno esaminando gli ultimi documenti che la Fiorentina ha consegnato prima della fine dell'anno. Credo che ormai siamo vicini al completamento del progetto però non sono in grado di anticipare nulla fino a quando non ho avuto l’esame approfondito dagli uffici perché siamo nella fase della progettazione definitiva. Una volta visionato tutta la documentazione che la Fiorentina ci ha dato saremo in grado di dire quando potremmo partire con il bando di aggiudicazione. Lo stadio della Fiorentina lo stiamo realizzando con la nuova legge sugli stadi che peraltro ho contribuito a scrivere quando ero parlamentare ed è una legge che prevede tempi un po' più rapidi ed anche il modello del project financing. Noi siamo primi in Italia ad utilizzare questa norma, quindi quando si dice che siamo indietro ed abbiamo perso tempo, io rispondo dicendo che rispetto a cinque anni fa abbiamo fatto molto, come aver avviato la progettazione. Lo stadio bisogna farlo in due: noi e la Fiorentina. A me non interessa il discorso chi è chi ritarda e chi è che non ritarda, credo che ora siamo abbastanza allineati.

Sull'incontro con la proprietà nelle persone di Della Valle, Cognigni e Salica:

Credo che i Della Valle non amino le sconfitte, vogliono vincere anche in questo progetto dello stadio, e negli ultimi mesi ho avuto la dimostrazione dal presidente Cognigni e dal vicepresidente Salica, ma anche da Diego ed Andrea Della Valle, con cui ho avuto modo di parlare in varie occasioni. C'è una volontà marcata di arrivare in fondo.

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