E' già famosissimo tra gli appassionati di calcio italiani, nonostante sia ancora un giocatore della Primavera e abbia appena esordito in Serie A. Joseph Minala della Lazio è salito alla ribalta della cronaca a causa di voci e spifferi che raccontavano di un'età reale ben più elevata dei 17 anni "ufficiali". Peraltro il camerunense è stato grande protagonista, purtroppo per la Fiorentina, nella finale di Coppa Italia Primavera che è stata vinta dai ragazzi di Simone Inzaghi proprio contro i viola di Semplici. Oggi Minala ha raccontato la sua storia a Sky: "Sono camerunese e sono nato il 24 agosto 1996, chi di dovere può fare tutti gli accertamenti che vuole. Mi avevano promesso un provino al Milan, poi però non ho avuto più notizie di quella persona che mi ha lasciato da solo alla stazione Termini senza più telefonarmi. Oggi sono qua grazie allo Stato italiano che mi ha dato la possibilità di restare nel vostro Paese. Mi hanno portato all'ospedale, mi hanno visitato e poi mi hanno portato in una comunità. Credevo che mi avrebbero fatto tornare in Camerun. Invece ho fatto diversi provini. Anche col Napoli e con la Roma: avevo firmato un precontratto con Bruno Conti, poi è saltato tutto, non so perché. Poi la Lazio e sono felice qui. Credo che noi africani dimostriamo più anni di quelli che abbiamo - continua Minala -, ma non c'è dubbio sul fatto che abbiamo gli anni che dichiariamo. Razzismo? Nella comunità dov'ero ho recitato in una commedia dal titolo 'Io non sono invisibile'. Per fare capire al mondo che, anche se abbiamo un colore di pelle diverso, siamo uguali agli altri. E aggiungo che io non sono mai stato protagonista di episodi di razzismo".
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