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Milan senza pace: gli ultras a casa di Berlusconi

Sitin di protesta ieri sera di fronte alla residenza di Berlusconi. Poi l'incontro con uno dei suoi collaboratori

Redazione VN

«Ora basta!». La pazienza dei tifosi del Milan è finita. E gli ultrà rossoneri, per nulla rassicurati dalla vittoria ai rigori sul Bayern (8-6, 3-3 al 90’), lo hanno fatto presente in modo pacifico, ma forte e chiaro, ad Arcore con una manifestazione che ha coinvolto circa 200 persone. La curva Sud - riporta il Corriere della Sera - si è radunata alle ore 8 della sera davanti a Villa San Martino, la residenza di Silvio Berlusconi, per un sitin di protesta con cori, striscioni, fumogeni. E tante domande. L’obiettivo era chiedere chiarimenti in questa estate difficile per il club: delucidazioni sulla questione del futuro della società, sulla trattativa con la cordata cinese che procede a singhiozzo e sul mercato che, di conseguenza, non decolla, fermo agli arrivi di Vangioni e Lapadula e alla cessione, di ieri, di Menez al Bordeaux.

Nel mirino, e questa non è una novità, Adriano Galliani. Punzecchiati anche i figli di Berlusconi: «Cari figli di papà, meglio spartirsi l’eredità che rifondare la società. Ingrati». Il tema societario è stato al centro della protesta, nell’intento di avere certezze. «Chi sarebbero questi cinesi?». «Basta prese in giro», Vogliamo un presidente!». «Rispettate i vostri tifosi». Attorno alle 21 la svolta: una delegazione della curva è stata ricevuta da Berlusconi, affiancato dal suo stretto collaboratore Valentino Valentini. L’incontro è durato una trentina di minuti ed evidentemente ha soddisfatto i tifosi che hanno piano piano lasciato Arcore.

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