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Miccoli si scusa su Falcone: “Non sono un mafioso”

“Chiedo scusa alla famiglia Falcone e alla città di Palermo”. Scoppia in lacrime in conferenza stampa Fabrizio Miccoli, il bomber rosanero sotto inchiesta per estorsione e finito nella bufera per …

Redazione VN

"Chiedo scusa alla famiglia Falcone e alla città di Palermo''. Scoppia in lacrime in conferenza stampa Fabrizio Miccoli, il bomber rosanero sotto inchiesta per estorsione e finito nella bufera per l'intercettazione "quel fango di Falcone".

"Ho telefonato alla signora Falcone e mi ha detto parole bellissime. Mi ha detto di chiedere perdono alla città di Palermo, non a lei ma a tutta la città", dice Miccoli davanti ai giornalisti, spiegando che ''sono uscite cose che non penso. Io non sono mai stato mafioso ma solo un calciatore". E nel futuro ''spero di poter anche essere testimonial della legalità".

A più riprese Miccoli ripete le sue scuse durante la conferenza stampa. "Sono qua davanti a tutti. Ho chiesto scusa a tutti per quello che è uscito. Mi auguro solo che i tifosi capiscano che persona sono e che si ricordino ciò che ho fatto per questa maglia. Non chiedo che mi perdonino subito ma più avanti con i fatti che dimostrerò".

Il bomber rosanero ieri è stato per ore interrogato dai pm di Palermo. Miccoli è accusato di concorso in estorsione ed accesso abusivo al sistema informatico. Secondo l'accusa avrebbe chiesto l'aiuto di Marco Lauricella, figlio del boss mafioso della Kalza per recuperare delle somme di denaro da alcuni creditori.

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