Nessuna discriminazione, tantomeno nei confronti delle persone costrette a convivere con problemi di salute importanti. La Fiorentina, con il suo amministratore delegato Sandro Mencucci, rigetta le accuse piovute da parte del presidente dell’associazione paraplegici toscani. «Posso dire che la nostra società è tra le più attente a livello nazionale alle problematiche di queste persone - ha detto -, ma in questo caso ci sono regole da rispettare, regole per altro imposte da Lega Calcio e Uefa. Non possiamo accondiscendere a richieste impossibili, perché a non essere rispettoso sarebbe soprattutto questo». Sono in tutto oltre trecento i disabili che ogni due settimane vedono le porte del Franchi aprirsi: una parte di loro, che fino allo scorso campionato erano sistemati a fianco del parterre di tribuna devono accettare una diversa collocazione in virtù dei lavori di restyling dell’impianto (anche per non finire relegati ai margini dello stesso settore). «C’è sempre stata grande attenzione nei confronti delle esigenze dei nostri tifosi, ma siamo anche stati i primi a spiegare il perché di questa necessità. Non possiamo accondiscendere a determinate richieste quando ci sono delle norme che te lo impediscono». La Fiorentina, insomma, non getta benzina sul fuoco. E’ questione di rispetto, ha ribadito Menucci, anche perché l’attenzione della dirigenza nei confronti di determinate categorie non è mai venuta meno.
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Mencucci ai disabili: “Non c’è discriminazione”
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(la nazione)
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