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Mauro Zarate resta fuori, l’unica nota lieta di Udine torna in panchina

Maurito anarchico ma unico a dare una marcia in più ai viola. Ma per Sousa in quel ruolo serve altro, almeno dal primo minuto

Pier F. Montalbano

E' stato praticamente l'unico a strappare un voto oltre la sufficienza nella sconfitta infrasettimanale di Udine, ma anche stavolta partirà dalla panchina. O almeno così sembra. Non c'è pace - o se preferite continuità - per Mauro Zarate, che dopo i 90 minuti della Dacia Arena sembra destinato nuovamente ad accomodarsi in panchina stasera contro la Juventus: "In quella posizione la mia valutazione va verso un giocatore che abbina le due fasi, soprattutto nella parte iniziale" ha sentenziato Paulo Sousa ieri in conferenza stampa.

Dunque un giocatore anarchico e "confusionario" come Maurito, capace da gennaio con i suoi tre gol a dare spesso una scossa a gara in corso, non è la carta giusta contro la statuaria organizzazione bianconera, almeno dal primo minuto. Perché in quel ruolo serve un giocatore in grado di sacrificarsi anche in fase difensiva, come Ilicic, Bernardeschi o Mati Fernandez, indiziato numero uno a prendersi la maglia da titolare stasera insieme allo sloveno nella batteria di trequartisti alle spalle di Nikola Kalinic (LEGGI QUI le scelte dei quotidiani)

Già, il croato. A Udine Zarate ha ricoperto il ruolo di prima punta, sostituendo proprio l'attaccante capace di stupire tutti nei primi mesi in viola salvo poi perdersi nel tunnel più buio e tortuoso per un attaccante, ossia l'astinenza dal gol. L'ultima rete del croato è targata 21 febbraio, nell'ultima vittoria esterna della Fiorentina a Bergamo. Oggi però sarà fondamentale per fare a sportellate con difensori spigolosi come Bonucci e Barzagli e aprire gli spazi per gli inserimenti da dietro. Non c'è posto per Maurito in questa Fiorentina? A gara in corso Paulo Sousa difficilmente fa a meno dell'argentino, quindi da parte i mugugni: creare scompiglio è il suo mestiere, e Zarate l'interprete migliore per provare a mettere in crisi i bianconeri, lanciatissimi verso il quinto Scudetto consecutivo.

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