Ha l'amaro in bocca Roberto Mancini e non potrebbe essere altrimenti, ma l'allenatore nerazzurro prova a guardare oltre e a vedere il bicchiere mezzo pieno dopo la sconfitta arrivata a San Siro sul filo di lana contro il Torino: "Abbiamo fatto noi la partita, la squadra c'è e l'ha dimostrato, ma siamo stati poco precisi negli ultimi sedici/venti metri. Sottoporta ci siamo mossi poco e male, mentre il Toro si è difeso bene. Sul gol subito abbiamo dormito: perdere all'ultimo secondo fa male, ma questo è il calcio. Siamo sulla strada giusta e sono convinto che entreremo in Champions League. Non so come o per quale via, ma la centreremo". Roberto Mancini mantiene intatta la fiducia sulle prospettive della sua Inter, battuta in maniera clamorosa in casa dal Torino. "Thohir? Non ci siamo visti dopo la partita, sarà deluso ovviamente, ma dobbiamo continuare a crederci - sottolinea il tecnico nerazzurro -. Il calcio è strano e in un mese si possono recuperare 5-6 punti. Per noi è fondamentale continuare a giocare così, sono sicuro che la squadra ce la metterà tutta per farcela.
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Certo, dobbiamo vincere con continuità e dobbiamo avere quella voglia di segnare che nelle ultime due partite ci è mancata. Cominciare bene il girone di ritorno ci avrebbe dato una mano, ma ora non dobbiamo demoralizzarci e dobbiamo pensare solo a rimboccarci le maniche e a proseguire su questi binari". Il neoacquisto svizzero oggi è partito dalla panchina ed è entrato nel secondo tempo: "Shaqiri non aveva i novanta minuti nelle gambe ed era affaticato dall'impegno di Coppa Italia. Pensavo che il suo ingresso avrebbe potuto cambiare la partita e dare una scossa, ma purtroppo non è stato così. Podolski? Non una buona prestazione, è stato lo specchio delle tante difficoltà avute in attacco. Non mi hanno soddisfatto né Lukas né gli attaccanti negli ultimi venti metri, lì si devono muovere molto di più.Se portiamo palla bene negli ultimi metri ci vuole tecnica e voglia di far gol: la squadra c'è, sta giocando e le ultime due partite sono state le migliori".
(Gazzetta.it)
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