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Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images
34: un numero importante, simbolico, denso di significato per Sofyan Amrabat. Perché fino a pochi anni fa lo indossava Abdelhak Nouri, la giovane stellina dell'Ajax vittima di ictus a soli 20 anni.
"Appie", questo il suo soprannome, viene colpito da aritmia cardiaca durante l'amichevole contro il Werder Brema. E' l'8 luglio 2017. Pochi giorni dopo, il 13, i Lancieri comunicano che il giocatore ha riscontrato danni cerebrali gravi e permanenti. Al momento dello stop era appena stato eletto miglior calciatore della stagione nella seconda divisione olandese, nella seconda squadra dell'Ajax.
Da quel momento la battaglia è stata lunga, intensa e sofferta. La storia, per fortuna, è terminata col lieto fine: pochi mesi fa, a marzo, ha lasciato l'ospedale. Adesso viene curato da casa. "Non è più in coma, è a casa, dorme, mangia, aggrotta le ciglia, digerisce bene, ma è molto dipendente e non si alza dal letto" le parole rilasciate dal fratello Abderrahim nel programma tv "De Wereld Draait Door".
Amrabat vestirà anche a Firenze il numero 34 dell'amico Abdelhak Nouri. Un gran bel gesto. Onore a Sofyan. I piedi buoni non sono tutto nella vita.
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