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L’ex Lupoli: “Scelsi Firenze per i soldi, ma c’era troppa concorrenza davanti”

Attenti a Lupoli. Perché il ragazzino prodigio sta tornando. E a Varese lo hanno capito. Ieri sera la prima doppietta, seppur amara perché il Cittadella è riuscito a pareggiare nel …

Redazione VN

Attenti a Lupoli. Perché il ragazzino prodigio sta tornando. E a Varese lo hanno capito. Ieri sera la prima doppietta, seppur amara perché il Cittadella è riuscito a pareggiare nel finale. Ma Arturo adesso non è più una promessa. Come quando a 17 anni lasciò Parma per volare in Inghilterra. Alla corte di Wenger. “All’Arsenal sono partito con il piede giusto. Merito del rapporto bellissimo – racconta Arturo Lupoli a gianlucadimarzio.com - che ho creato on Wenger. Appena arrivato pensavo di andare a fare il ritiro con le riserve e invece lui mi ha subito voluto con la prima squadra”. Dal Parma all’Arsenal. Un volo diretto senza scalo. “Con un pizzico di fortuna sono riuscito ad esordire in Coppa di Lega contro il City e nella gara successiva in casa contro l’Everton ho fatto subito una doppietta”. Mica male per un ragazzo di 17, che però si presentava a Londra con un bigliettino da visita niente male. 45 gol in una stagione nel settore giovanile, e compagno d’attacco di un “certo” Giuseppe Rossi. “Anche lui è arrivato in Inghilterra. A dir la verità ci siamo visti pochissimo, ma una volta abbiamo giocato l’uno contro l’altro in un Manchester United-Arsenal. Una gran bella emozione”.

Poi quel ritorno in Italia. “Venivo da una stagione da protagonista con il Derby County, dove avevo segnato tantissimo contribuendo alla promozione in Premier. Per questo l’Arsenal mi aveva proposto un rinnovo per 4 anni, ma io volevo tornare a giocare in Italia. Mi seguivano Napoli, Torino, e Fiorentina. Ho scelto Firenze perché mi offrivano un contratto per 5 anni a cifre alte”. Una scelta che alla lunga si è dimostrata troppo affrettata. “Non mi sono reso conto del fatto che andavo in una squadra che puntava in alto e che in attacco aveva già giocatori come Mutu, Pazzini, Osvaldo, Vieri. Ecco perché per me c’era poco spazio”.

E da lì è iniziato il tour tra Inghilterra e tanta Serie B in Italia. Fino ai giorni d’oggi: gioca e segna con il Varese. “Qui ho trovato la mia dimensione. Sto giocando con continuità. Ho fatto bene in precampionato e in Coppa Italia. Mi è dispiaciuto saltare le prime tre partite di campionato per un infortunio muscolare, ma adesso sto rientrando in forma. La doppietta di ieri per me è stata importante, per un attaccante fare gol è tutto”.