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Lettera di un tifoso alla squadra

Una settimana di attesa.Ci voleva.Se avessi dovuto scrivere subito quello che mi passava per la testa, il Cristo sul crocifisso che ho in casa si sarebbe tolto i chiodi, sarebbe …

Redazione VN

Una settimana di attesa.Ci voleva.Se avessi dovuto scrivere subito quello che mi passava per la testa, il Cristo sul crocifisso che ho in casa si sarebbe tolto i chiodi, sarebbe sceso e sarebbe venuto a darmi due schiaffi. Eppure io ed il calcio abbiamo un rapporto non troppo stretto ormai, fino a qualche anno fa tutto era diverso, ma quel goal del Bayer due metri in fuorigioco mi ha allontanato in modo drastico da un qualsiasi campo di calcio maggiore, troppo evidente il fattore economico che pilota questo “sport” (non che prima non me ne fossi reso conto, per carità, ma sulle ali della gioventù credevo che un giorno tutto potesse cambiare).

Non ha più senso gioire e soffrire per un qualcosa che già è scritto.Troppo meglio andare a vedere i ragazzi delle 10:30 sui campi regionali e nel pomeriggio un bello scontro di prima categoria dove sangue e sudore fanno ancora la loro parte.Troppo meglio vedere solo gli highligths della domenica sera,i colpi ad effetto che rimangono sempre belli nonostante i milioni di euro per chi ama questo “sport.La vita del tifoso “occasionale” ha tutto un altro sapore,non paghi SKr (o mediaset,par condicio) e te la guardi al bar quando capita o senti Guetta, non paghi i biglietti e non ti scuoi lo stipendio(perché ormai di questo si tratta),non ti avveleni il fegato per i continui torti da medio-piccola (qualcuno ha il coraggio di obiettare sulla medio-piccola?). Ma a tutto c’è un limite perché anche un non tifoso non può accettare uno smacco del genere nei confronti della città.

Non è possibile passare sopra la vergogna, la dignità e la mancanza totale di impegno, anche la mia adorata mamma che della fiorentina e del calcio in genere è stata acerrima nemica nelle giornate in cui il mio babbo preferiva portarmi allo stadio che portarla a fare shopping, si è lasciata scappare un ”che vergogna”. Non esistono scusanti. E come faccio a prendermela coi Della Valle e Corvino ? o con Mencucci o Cognigni? o Guerini? (Teotino non lo prendo più in considerazione da quel giorno in cui lo ha nominato invano). La nostra classe dirigente è imbarazzante, tutti d’accordo, ma cinque goal sul groppone ce li avete voi, signori giocatori.

Mi sembra impossibile che undici uomini permettano ad altri undici uomini di fare quello che loro hanno fatto a voi. Il tutto con uno stadio che vi incita, che paga profumatamente per farvi vivere nei vostri lussi giornalieri e che aspetta ogni anno questa partita per dimostrare al vicino di casa che nascere a Firenze e non vivere appieno questa straordinaria città tifando Juventus è da pazzi. Pensate a tutti e 30.000 quelli che erano allo stadio, pensate alla situazione di ognuno di loro che è drammaticamente peggiore della vostra. Pensate a tutti i tifosi che sudano ogni giorno per campare e che al Principe di Piemonte potranno solo fare il pranzo di nozze. Pensate a me,un ragazzo come tanti, uno fortunato al giorno d’oggi, un buono stipendio, una moglie che lavora, una casa che c’è ma che è da ristrutturare ed ogni giorno a combattere per limare qualche soldo sul cantiere, sugli infissi, sul giardino che non verrà rifatto perché “non ci bastano”,sul capitolato, ore di permesso per il mutuo (che forse non ci danno), l’arredamento che deve essere economico e tanti,tantissimi amici che ogni giorno mi chiedono se da me a lavoro cercano.

Questa è la nostra situazione, signori giocatori, la situazione di una città bellissima invischiata nella crisi nazionale, una città che non merita tutto questo e che ha bisogno di qualcuno che creda in lei e non che se ne approfitti come state facendo voi. Firenze passa sopra a tutto, Firenze sa amare anche chi ha “i piedi come due roncole” ma ci mette il cuore, Firenze sa dare tanto. Ma Firenze sa anche ricordare. Quindi,signori giocatori nessuno vi dimenticherà, nessuno vi vorrà più vedere, sarete ricordati come quella squadra di indegni che ha fatto storia per quella tremenda sconfitta.

Ora toglietevi la nostra maglia viola, mettetevene una bianca senza giglio, salvatevi usando qualsiasi mezzo (direi la fortuna perché di grinta, animo e dignità non ne avete) e poi andatevene a godervi i vostri soldi, i soldi di un calcio malato. Il nostro orgoglio sarà sempre più grande del vostro portafoglio.

Manuele Querci