Signori Della Valle,
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Lettera aperta ai Della Valle di un tifoso deluso
Signori Della Valle, vengo ancora una volta a voi. Sarò un po’ lungo. Probabilmente per l’ultima volta. Ma spero che non vorrete negare questa opportunità a un vecchio tifoso, vostro …
vengo ancora una volta a voi. Sarò un po’ lungo. Probabilmente per l’ultima volta. Ma spero che non vorrete negare questa opportunità a un vecchio tifoso, vostro sostenitore, che a lungo ha sognato che poteste essere la proprietà che avrebbe potuto portare la Fiorentina ad essere un Club quotato e stimato ovunque.
Le vostre capacità imprenditoriali, le vostre potenzialità economiche, il vostro valore sociale erano (e sono ancora) ingredienti essenziali perché una realtà come la nostra possa sperare di competere con le grandi potenze dei Club che si sono ormai impadroniti del calcio italiano ed europeo
Ho vissuto tante fiorentine, due scudetti, qualche coppa, 2 retrocessioni vere e alcune sfiorate, un fallimento, momenti esaltanti e momenti tristi, tante vittorie ma anche tante sconfitte, ma mai umilianti e cocenti come quella di ieri sera.
Mai avrei pensato che la Proprietà Della Valle me l’avrebbe fatta vivere.
Mi sono calcisticamente innamorato di giocatori fantastici come Julinho, Antognoni, Baggio, Passarella, Bertoni, Batistuta ma anche di onesti pedatori, numericamente superiori ai primi, che al posto dei piedi mettevano il cuore e che ricordo forse con maggiore affetto: Chiappella, Galdiolo, Esposito, Tendi, Iachini, Schwarz.
Mai avrei pensato che un’accozzaglia di mercenari allo sbando avrebbero un giorno indossato la loro stessa maglia infangandola in modo ignominioso.
Ho visto passare tanti presidenti, molti col portafoglio vuoto ma col cuore viola che, pur sedendo in tribuna, sentivo essere dei nostri, che pur non riuscendo (metaforicamente) a coniugare il pranzo con la cena riuscivano a mettere insieme delle squadre che avevano un’identità, rispecchiavano il nostro orgoglio e non lasciavano quasi mai che il Comunale prima e il Franchi poi venissero profanati.
Mai avrei pensato che proprio gli odiati bianconeri ci umiliassero in casa nostra come ieri sera è stato fatto.
Tutto questo per farvi capire che tutto ciò che è stato fino alle 20.45 di ieri sera si è azzerato alle 22.30.
Anzi, molto prima.
Quando un ragazzotto montato ha pensato bene, con un gesto inutile e insulso, di spengere i sogni e l’entusiasmo di 30.000 cuori, quando gli altri 10 si sono sciolti al calore dei fari tradendo l’orgoglio di tanti che come me e un gruppo di amici, non più giovanissimi, si erano goliardicamente addobbati per far capire anche, e soprattutto a loro, il senso della partita.
Ora è giunto il momento della verità, di riscrivere una storia che solo voi potete fare.
E’ finito il tempo dei “progetti” e dei discorsi. Se veramente, come amate dire e far dire, avete a cuore questa Società, e’ venuto per voi il tempo di agire senza demandare.
Non posso credere che imprenditori capaci come Voi non siano imbarazzati quanto noi, non si sentano umiliati quanto noi difronte a spettacoli come quello di ieri sera, a vedersi raggiungere e superare da Società che solo pochi anni fa ci prendevano a esempio, e anche da Società che storicamente sono sempre state in un range di livello inferiore.
Sono certo che se i Direttori Marketing, Tecnici e delle Risorse Umane avessero gestito così una delle Vostre Aziende, facendovi perdere ingenti investimenti assieme a quote di mercato e stima della clientela, non sareste stati a guardare passivamente, ma sareste intervenuti in prima persona, cercando di capire e di porre rimedio.
Non potete continuare ad assistere asetticamente al lento disgregarsi di una tifoseria tra le più appassionate, è inaccettabile che la nostra, e Vostra, Società appaia come un’armata Brancaleone allo sbando.
Non potete continuare ad assistere passivamente a sessioni di mercato fondate su un “levantinaggio” che ci ha reso invisi a quasi tutte le altre società, a trattative sfinenti che quando paiono definite, puntualmente si arenano a volte per cause sinceramente imbarazzanti per una Società del nostro livello.
Non potete farvi rappresentare da Dirigenti che non riescono a instaurare un dialogo ne con la clientela (i tifosi), ne con le maestranze (i giocatori), che quando parlano aumentano le fratture piuttosto che ricomporle. Da addetti stampa che piuttosto che “promuovere” l’Azienda sembra facciano di tutto per renderla invisa con uscite improvvide ed estemporanee, prive di un minimo di buon senso.
Non potete permettere che un gruppo di ragazzotti strapagati e viziati, assieme al vostro, infanghino il nome di Firenze e della Fiorentina
Io, e tanti altri come me che hanno rinnovato l’abbonamento a scatola chiusa, che hanno creduto in voi e che vorrebbero continuare a crederci, che, senza tentennamenti, alla “chiamata” di giugno hanno detto PRESENTI, ci aspettiamo che nel più breve tempo possibile la Fiorentina torni ad essere una Società di Calcio, che il proprietario, senza tanti permali, torni ad essere il Presidente e si circondi di collaboratori che sanno di calcio, un Direttore Generale che sappia gestire la Società, un Direttore Sportivo che sappia spendere al meglio le risorse a disposizione, senza ingaggiare lotte personali con giornalisti, colleghi e procuratori e metta a disposizione dell’allenatore una squadra adeguata, completa in ogni reparto, omogenea e compatta, che faccia onore alla maglia che indossa su qualsiasi campo e faccia del Franchi un fortino difficilmente espugnabile. Che faccia sentire noi tifosi orgogliosi nella vittoria e nella sconfitta.
Non pretendiamo scudetti e “champions”, chiediamo solo di essere rispettati così come fino ad oggi abbiamo rispettato voi. Che la nostra passione non sia calpestata e ridotta a merce di scambio per una “cittadella”
Signori Della Valle, noi che vogliamo continuare a cedere in voi attendiamo un segnale a 360°. Un segnale che preveda anche l’ingresso in Società di figure scelte da voi assolutamente non sotto le pressioni della piazza, ci mancherebbe, ma che anche non la ignorino totalmente o peggio ancora la sfidino.
Se ciò non sarà, per molti, tanti di noi sarete una delle delusioni più cocenti della vita e dovremo dare ragione a quanti, forse più disillusi, hanno da tempo visto in voi solo un grande bluff.
Con rispetto
MARIO TINTORI
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