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Matos, l’apprendista Pepito

L’ex Villarreal lo consiglia e lo incoraggia (COMMENTA)

Redazione VN

"Rossi mi aiuta sempre durante gli allenamenti, da lui impararo i movimenti giusti. Allenarmi con questi campioni è molto educativo per me". Parole firmate Ryder (a proposito, si legge Rider e non Raider) Matos a margine della terza apparizione europea condita dalla seconda rete assoluta in prima squadra. Il ragazzo cresciuto nelle giovanili viola la stoffa ce l'ha, in molti se ne saranno accorti già dalle precedenti apparizioni, ma oltre a questo tra le sue virtù può far conto su una forse ancora più importante: l'umiltà. L'umiltà di ascoltare ed apprendere da un campione ancora davanti a lui anni luce (ma non per questo lo sarà per sempre) come Pepito Rossi, che con la tripletta contro la Juventus ha voluto gridare un'altra volta il suo ritorno nell'Olimpo del calcio.

Matos ha trovato la sua guida sul campo, quel tutor di cui qualcun'altro, senza fare nomi, evidentemente necessita per imparare a rispettare il proprio ruolo ed il proprio lavoro anche fuori dal terreno di gioco. Il primo indizio era arrivato nell'apoteosi di domenica scorsa, quando al momento dell'avvicendamento a bordo campo, Rossi aveva cercato di trasmettere al giovane brasiliano tutta la sua grinta e la giusta dose di carica per affrontare un avversario di quel calibro senza cali di tensione, anche all'85°, anche sul 4-2. Poi arriva anche l'esultanza di Pepito dopo la rete messa a segno da Matos ieri sera, tra le più accese sulla panchina viola.

La linguaccia "alla Del Piero", a metà tra l'ingenuo e lo sfottò dopo le sterili mitraglie bianconere, è un passaggio che per un ragazzo di 20 anni ci può stare, così come qualche peccato di pigrizia rimproveratogli da mister Montella. Il tecnico viola ha però dichiarato anche di ritenerlo "pronto sia fisicamente che mentalmente", un bell'attestato di stima insomma. Ci sarà bisogno anche del contributo di Matos per affrontare al meglio il ciclo di ferro viola che terminerà con la pausa per le nazionali di metà novembre. Lui è un'alternativa sempre più credibile in attacco, Montella ci conta.

ALESSIO CROCIANI

Twitter: @AlessioCrociani