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CICLISMO - Loris Paoli ingrana la terza a Vigonza. Gorodnichev 2° al GP Colli Rovescalesi

Doppietta solo sfiorata ma è comunque un sabato ricchissimo di soddisfazioni per il Team Simaf Carrier Wega Truck Italia Valdarno che nel giro di pochi minuti raccoglie un primo ed un secondo posto nelle due gare in cui si trovava impegnato nel Nord Italia.

A due mesi e mezzo dall'ultimo successo, Loris Paoli torna a sfrecciare a braccia alzate sul traguardo padovano del Trofeo Industria Commercio e Artigianato di Vigonza, bruciando con il suo irresistibile rush finale tre sprinter di razza come Gasparrini, Dal Cappello e Peron. Ottimo il supporto della squadra, presente con Mirko Trosino, Siarhei Papok e Damiano Cima nel momento - poi risultato decisivo ai fini del risultato finale - in cui il gruppo si è frazionato notevolmente lasciando in testa alla corsa una sessantina di unità che poi sono andate a giocarsi la vittoria in volata. Per il clesino si tratta del terzo successo del 2012, dopo la Coppa Belricetto a fine febbraio e la Medaglia d'Oro Città di Monza a metà giugno. Per la squadra è il ventitreesimo centro, il secondo da quando si sfoggia sul petto il logo della Simaf Carrier Transicold.

Nelle stesse ore si è disputato nel pavese il GP Colli Rovescalesi, di carattere nazionale. Anche qui superba prova dei ragazzi guidati da Forconi che hanno affrontato la corsa a spron battuto sin dalle battute iniziali. In particolare attivissimi sono stati Ilya Gorodnichev e Davide Gabburo che a circa 80 km dal traguardo si sono inseriti nell'azione di 10 atleti che poi ha deciso le sorti della corsa. Il vantaggio è salito pian piano fin sopra i due minuti e, quando il gruppo ha cercato di reagire nei saliscendi del circuito finale, ormai era troppo tardi. Gorodnichev, che ha vinto la speciale classifica dei Gpm, ha dimostrato di essere il più attivo in salita e ha contribuito a scremare il gruppetto fino a sole quattro unità. Il russo è stato autore anche di un deciso allungo all'ultimo chilometro, ma è stato ripreso proprio sul rettilineo finale dall'ucraino Polivoda ed ha dovuto accontentarsi di un comunque onorevole secondo posto, mentre Gabburo ha chiuso quinto.

VOLLEY F.LE - Il Valdarno non nasconde le sue ambizioni: «Puntiamo in alto»

I SOGNI, si sa son desideri. E perché si avverino, devono verificarsi diverse componenti. Ci vuole fortuna, per esempio. Ma un aiuto importante deve arrivare anche dal lavoro. Per questo il Valdarno, che non nasconde le sue ambizioni di play off, ha cominciato da ieri a gettare le fondamenta di quello che si spera possa essere un grande campionato di serie B1. La preparazione estiva è da sempre fondamentale per presentarsi al meglio agli appuntamenti che contano, e come al solito la confermatissima allenatrice Barbara Biagi ha studiato nei minimi dettagli il lavoro da svolgere nelle prossime settimane. Ai suoi ordini, da ieri, sedici giocatrici: dalle riconfermate Ilaria Ranieri, Costanza Tani, Alessandra Ambrosi, Chiara Puccini ed Eleonora Gineprini, alle new entry Jessica Panucci, Sara Carrara, Agata Zuccarelli, Adele Poggi e Martina Lippi, fino alle giovani del vivaio Chiara Torniai, Virginia Cherici, Francesca Mori, Valentina Rossi, Giulia Botti e Irene Innocenti. «Pensiamo di aver allestito una buona squadra – spiega il direttore sportivo Alfiero Tani -, un mix di esperienza e giovani talenti. Rimane lo zoccolo duro del sestetto dell’anno scorso, con giocatrici di prima fascia per la B1, a cui si aggiungono atlete di indubbio valore come Panucci, Carrara, Zuccarelli e Poggi, e le giovani del vivaio che sicuramente sotto la guida di coach Biagi potranno migliorare sotto tutti i punti di vista». Il primo impegno ufficiale della stagione sarà sabato 15 settembre alle 21, quando al Pala San Biagio arriverà il Casal de’ Pazzi per il primo match di coppa Italia di B1. (Andrea Pratellesi - LA NAZIONE)

BASKET - La Brandini cresce Ma vince Harvard

L’UNIVERSITÀ di Harvard vince l’amichevole. Ma la BrandiniClaag c’e’, eccome. La formazione fiorentina, contro la squadra della prestigiosa università statunitense, cede nel punteggio finale (67-88: 16-23, 35-50, 54-69 i parziali), ma offre al tecnico Riccardo Paolini e al folto numero di appassionati indicazioni incoraggianti in vista dell’imminente inizio di stagione. Bene, tra i biancorossi, soprattutto Caroldi e Casadei, i due nuovi arrivati in casa fiorentina. Ma le buone notizie della giornata sono completate anche da quanto ha fatto vedere il giovane Galmarini - uno dei ragazzi, insieme a Marotta, sui quali la società fiorentina fa particolare affidamento - e dal ritorno in campo di Stefano Rabaglietti, uscito dal grave infortunio al ginocchio e da lunghi mesi di recupero.

LA BRANDINICLAAG, alla fine, si è arresa soltanto davanti alla prestanza fisica ed alla condizione atletica degli universitari di Harvard. La gara è stata equilibrata per tutto il primo quarto, quando i collegiali di Tommy Amaker - che militano nella division One della Ncaa - hanno piazzato il tiro da tre del primo allungo proprio sul suono della sirena di fine tempino. Da quel momento Harvard ha tenuto il campo sfruttando la stanchezza di Firenze, che oggettivamente ha soltanto nove giorni di lavoro e preparazione atletica alle spalle. Gli ospiti statunitensi ne hanno approfittato, portandosi sul +15 alla pausa lunga e gestendo senza problemi - nel corso del terzo e del quarto periodo - il margine di vantaggio. Firenze, nel complesso, non ha demeritato e, nonostante la sconfitta, puo’ tornare al quotidiano lavoro della palestra con maggiori certezze. Il tabellino di Firenze: Marotta, Capitanelli 14, Caroldi 10, Sanna 6, Braa, Beconcini 2, Casadei 11, Galmarini 2, Dionisi 2, Spizzichini 10, Rabaglietti 10, Colombini. (Leonardo Bartoletti - La Nazione)