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PALLANUOTO – NGM, prove da grande. Presa anche la Craig GRAN COLPO della NGMFirenzeWaterpolo. Dopo essersi ripresa Eleonora Settonce dalla Roma e ingaggiato Silvia Motta dal Padova la squadra gigliata è …

Redazione VN

PALLANUOTO - NGM, prove da grande. Presa anche la Craig

GRAN COLPO della NGMFirenzeWaterpolo. Dopo essersi ripresa Eleonora Settonce dalla Roma e ingaggiato Silvia Motta dal Padova la squadra gigliata è tornata a sorpresa sul mercato mettendo le mani su Kami Craig, centroboa della nazionale Usa, oro olimpico ai Giochi di Londra 2012 (sei reti per lei) e argento a quelli di Pechino 2008. Tanto forte la ventiseienne Kameryn, questo il suo vero nome, da indurre la società biancorossa a rinunciare ad un talento come Ildiko Toth.

DEL RESTO l’ungherese, seppur promossa a pieni voti da Andrea Sellaroli, non ci ha messo molto ad accasarsi con l’incredulo Messina. Prima dei siciliani l’occasione al volo l’aveva però colta il tecnico delle fiorentino nell’accettare la proposta dell’allenatore della nazionale a stelle e strisce, Adam Krikorian, di inviare la sua pupilla a fare esperienza in Europa. Oltre che in campionato e in Coppa Italia, la NGM sarà quest’anno impegnata in Coppa Len. Da notare che fino all’anno scorso la federazione Usa, in vista delle Olimpiadi, aveva negato il permesso alle atlete di interesse nazionale di andare all’estero. Nata il 21 luglio 1987 a San Louis Obispo in California, Kami Craig risiede a Longh Beach. Tesserata per l’US Olympic Waterpolo, è laureata in sociologia. Pur amando il surf, vede nella pallanuoto il suo vero sport, incontrato a 12 anni dopo che a quattro aveva cominciato a nuotare.

SQUADRA fatta, insomma, per la NGM che quest’anno ha visto cinque delle sue atlete in azzurro: Elena Gigli col setterosa, Giulia Bartolini, Gloria Giachi e la neo arrivata Giulia Motta sul podio delle Universiadi, Laura Repetto con le under-20 ai mondiali di Volos. Primo giorno di raduno, il 2 settembre. (Paolo Pepino - La Nazione)

ATLETICA - Agli assoluti fiorentini da medaglia

DOPO NOVE giorni di appassionanti Mondiali assoluti l’atletica toscana e fiorentina torna a tuffarsi nel clima dei Campionati di società, quelli che assegneranno gli scudetti a squadre. La Fidal ha diramato la composizione delle finali nazionali. L’Atletica Firenze Marathon disputerà la finale Oro in campo maschile, quella che assegna gli scudetti, confermandosi tra le migliori 12 società. L’atletica toscana presenta nella stessa finale, ma in campo femminile, anche il Cus Pisa Atletica Cascina, che parte dal terzo punteggio del lotto delle dodici. L’appuntamento per le finali è per il 28 e 29 settembre: a Rieti si disputerà la finale di serie A Oro, che assegna gli scudetti; quella Argento sarà a Vicenza. Nelle Finali Argento, appunto, che assegneranno i piazzamenti dal 13° al 24° posto, ci sarà la squadra femminile dell’Atletica Firenze Marathon e la squadra maschile della Virtus Lucca: entrambe hanno il primo punteggio di accesso, sono quindi virtualmente al 13° posto in Italia in base alle prestazioni regionali, anche se poi tutto verrà messo in gioco e potrà ribaltarsi nei duelli spalla a spalla e punto a punto che andranno in scena durante le gare. In finale Argento femminile anche la Toscana Atletica Empoli Nissan, in finale Argento maschile anche l’Atletica Livorno.

DAI MONDIALI, intanto, sono arrivate due apparenti delusioni per i fiorentini impegnati a Mosca. Niente sogno di una finale nella 4x100 donne per la fiorentina delle Fiamme Azzurre e dell’Atletica Firenze Marathon, Audrey Alloh (schierata in prima frazione), con Caravelli, Draisci e Amidei. Il quartetto era stato modificato di recente anche per l’infortunio di Gloria Hooper e non c’era per scelta tecnica la valdelsana Irene Siragusa, che pure aveva fatto molto bene nelle rassegne internazionali che avevano preceduto l’appuntamento. L’ostacolista Marzia Caravelli faceva la staffetta per la prima volta. Anche se l’Alloh ha consegnato il testimone in linea con le altre atlete contro cui si batteva, ne è venuto fuori un 44”05 per le azzurre, tempo al di sotto delle aspettative. Era di 43”01 l’ultimo tempo utile per qualificarsi per la finale, peraltro difficilmente raggiungibile.

«PECCATO - ha detto Audrey Alloh subito dopo la gara -. Sinceramente vedere 44 sullo schermo è un po’ deludente perchè abbiamo lavorato tanto e ci cedevamo: ci sarebbe piaciuto fare un 43”40. Peccato. Abbiamo comunque voglia di continuare a lavorare sia individualmente sia per migliorare con la staffetta».

Di positivo c’è che la fiorentina di origini ivoriani, nonostante i soli 26 anni compiuti a luglio, è ormai un punto fermo di questa staffetta azzurra e l’esperienza moscovita, come era negli intendimenti della Federazione, le darà ulteriore consapevolezza per il futuro.

Anche Claudio Stecchi, fiorentino portacolori delle Fiamme Gialle e dell’Assi Giglio Rosso, è uscito un po’ deluso da questi Mondiali, anche se per lui (22 anni ancora da compiere) quello moscovita era un test soprattutto per fare esperienza. Nel salto con l’asta è stato autore di una gara molto fallosa, con già due errori alla misura di entrata di 5,25 e altrettanto nelle misure successive. Ha superato al terzo tentativo i 5,40 e si è poi fermato, lontano quindi dal primato personale di 5,60. C’è da dire che anche l’altro azzurro (e ben più esperto) Gibilisco ha chiuso la gara senza misura. (La Nazione)

HOCKEY - Prato 1954 ringrazia Alberto e Federico Bertoldi

La società ringrazia gli atleti Alberto e Federico Bertoldi per il profuso impegno e la grande professionalità che hanno dimostrato negli anni trascorsi a Prato. Sono stati anni bellissimi ed intensi che non ci dimenticheremo mai, attimi di gloria e momenti tristi hanno reso questo rapporto meraviglioso, intenso, sicuramente “vero”. Nella speranza che questo sia un arrivederci, auguriamo ai ragazzi le più grandi soddisfazioni sportive e personali per un futuro che riserverà loro ancora grandi emozioni . Un saluto particolare alla famiglia Bertoldi, sempre presente con estrema riservatezza e massima collaborazione, ci mancherete tutti , Prato non dimentica.