CANOTTAGGIO - Al Meeting nazionale Allievi e Cadetti Canottieri protagonista
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CANOTTAGGIO – Al Meeting nazionale Allievi e Cadetti Canottieri protagonista SUL BACINO di Roffia a San Miniato si è disputato il Meeting nazionale Allievi e Cadetti, ultimo impegno di livello …
SUL BACINO di Roffia a San Miniato si è disputato il Meeting nazionale Allievi e Cadetti, ultimo impegno di livello della categoria prima dell’appuntamento clou della stagione, il Festival dei Giovani in scena a Ravenna dal 5 al 7 luglio. La Canottieri Firenze si è distinta anche in questa occasione, grazie ai suoi atleti in erba più promettenti, allenati dai tecnici Andrea de Coro e Gioia Sacco, che nella prima giornata di gare hanno collezionato tre ori (con i singoli di Umberto Parducci e Chiara Arcangiolini, sorella minore dell’azzurra Beatrice, e il doppio di Daniele Bini e Pietro Marras), due argenti (con Damiano Pacchiani e Corso Lombardi) ed il bronzo di Gemma Dini. Nella seconda giornata i successi sono saliti addirittura a quattro: ancora con Chiara Arcangiolini e Umberto Parducci, cui si sono aggiunti quelli di Gemma Dini e di Lorenzo Tarchi. Argento e bronzo, infine, nella gara del quattro di coppia vinta dai napoletani del Savoia sulle barche biancorosse formate rispettivamente da Massimiliano Giontella, Pietro Marras, Corso Lombardi e Pierpaolo Paciello; e da Daniele Bini, Tommaso Canessa, Ludovico Iannizzotto e Giovanni Morescalchi. (La Nazione)
PODISMO - Il fascino della «Notturna» sotto il Duomo
INTERMINABILE è stata la fila dei concorrenti arrivati sul sagrato di piazza del Duomo a conclusione della 74a edizione della «Notturna» che ha aperto i festeggiamenti a San Giovanni Battista, patrono di Firenze.
Era già ultimato il cerimoniale della premiazione dei vincitori e i giudici di gara erano sempre impegnati a compilare l’ordine d’ arrivo. Una prassi normale perché la stragrande maggioranza dei concorrenti non ha spiccate velleità agonistiche e onora il verbo decoubertiano del ‘basta partecipare’. E’ questo l’anello che nello sport dilettantistico salda il comune ideale dei vincitori e dei vinti. Sulle strade e le più belle piazze del centro storico si è avuta conferma della superiorità degli atleti africani nelle gare di fondo su pista e su strada.
Il loro stile di corsa è istintivo, leggero, ritmico col minimo spreco di energie. Sono giovani che arrivano dagli altipiani africani con mentalità vincente e forte volontà di guadagnare più euro che effimera gloria. Trovano accoglienza nelle società sportive e correre per loro è vita. Nella classifica «Notturna» fiorentina il keniano Paul Segut, 27 anni, della Libertas Orvieto e la sua connazionale Ierop Zeddy Limo dell’Atletica Castello sono stati prim’attori di uno spettacolo avvincente anche per lo spessore tecnico.
SEGUT ha percorso i 10 km in 29’38” la Limo in 34’42”. Insieme a Segul sono stati festeggiati i ruandesi Jean Baptista Simukeka (a 21”) e Sylvaia Rukundo (a 39”) e alla Limo, la perugina Giulia Francario (a 12”) e Anna Spagnoli (Atl. Futura Figline) a 1’59”. Nella gara maschile il burundiano Joachim Nashimirimana ha capeggiato la lunga fila degli inseguitori seguito da Maurizio Cito (Atl. Futura), i marocchini Abdellalilah Dackhoune (Maiano), jamali Jilali (Alpi Apuane),Hicham Midar (Il Fiorino) , Stefano Musardo (Tosc. A. Caripit ), Jorne Abdelhak (Atl. Castello). Quest’anno, con legittima soddisfazione dei dirigenti di Firenze Marathon. guidati dal presidente Giancarlo Romiti, è stato stabilito il record di partecipazione con 2500 concorrenti, di cui 500 non competitivi. (Carlino Mantovani - La Nazione)
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