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VOLLEY F.LE – Calenzano, matricola terribile LA CLASSICA neopromossa terribile. Si può definire così, alla luce dei risultati ottenuti nelle prime otto giornate, il Calenzano di Martino Frangioni, che veleggia …

Redazione VN

VOLLEY F.LE - Calenzano, matricola terribile

LA CLASSICA neopromossa terribile. Si può definire così, alla luce dei risultati ottenuti nelle prime otto giornate, il Calenzano di Martino Frangioni, che veleggia al sesto posto e che ha già vinto ben sei partite, anche se cinque al tie break. Un curriculum di tutto rispetto per una squadra che per la prima volta affronta il campionato di B2, come sottolinea lo stesso allenatore rossoblù: «C’era la possibilità concreta di partire molto peggio – scherza Frangioni – e comunque se guardiamo la classifica notiamo che è molto corta: se vinci puoi salire posizioni, ma se perdi rischi di avvicinarti alla zona retrocessione. Secondo me l’aspetto positivo non è tanto la classifica, quanto l’aver dimostrato di poter stare in questo torneo».

Con quale obiettivo?

«Quello di raggiungere prima possibile la salvezza: non ho fatto nessun calcolo, ma credo che la quota sarà un po’ più alta del solito, perché il campionato è molto livellato. C’è il Cervia che è a zero ma a gennaio si rinforzerà, e c’è l’Ambra Cavallini che è nettamente superiore, poi le altre possono vincere e perdere con tutti».

Sabato scorso avete ottenuto un gran successo con la Videomusic...

«E non è facile vincere a Castelfranco, perchè loro l’anno scorso avevano sfiorato la B1, hanno un tecnico di esperienza e un organico d’alta classifica. Andare là da matricola, giocare con pazienza e portare via due punti è stata un’impresa».

E’ un caso che su sei vittorie cinque al tie break?

«No, c’è una spiegazione tecnica: la peculiarità più importante per giocare in B2 è la capacità di non sbagliare, perché se concedi troppo perdi. Quando riusciamo a tenere di testa giochiamo sempre alla pari, poi, essendo meno attrezzati e meno esperti degli altri, capita qualche calo di attenzione, che ci può costare un break o un set. Però la caratteristica della nostra squadra è che non molla mai, tanto che abbiamo vinto da 0-2 a Quarrata e a Capannori, e da 1-2 con Ozzano».

C’è una giocatrice che si è messa particolarmente in luce in questo inizio di stagione?

«In realtà è il gruppo che prevale, e non c’è un’individualità che spicca, perché anche quando giochiamo male non c’è una giocatrice a cui affidarsi. La nostra bravura sta in due aspetti: le nuove sono state brave a integrarsi, e chi c’era già ha fatto integrare bene le nuove». (Andrea Pratellesi - La Nazione)

RUGBY - Ancora una domenica di soddisfazioni per le U20 di URPS

Doppio appuntamento casalingo per le formazioni Under 20, impegnate per il campionato toscano con la Union Rugby Tirreno e per il toscano/umbro con il Terni. In entrambe le partite acquisito risultato pieno, con cinque punti messi a segno.

Le formazioni di Palmariello e Salvagnoni hanno ben interpretato le partite affrontate, anche se in quella con la Union Tirreno si è fatta sentire, nel secondo tempo, una non ottimale forma atletica che ha generato, complice un terreno reso pesante dalle abbondanti piogge, un calo di prestazione e concentrazione nel finale.

URPS – Terni (52 – 12)

La partita contro il Terni ha fin da subito mostrato la superiorità dei padroni di casa, che nel primo tempo, non hanno permesso agli ospiti di avvicinarsi alla linea di meta. Tutti i reparti hanno svolto il loro compito con attenzione e determinazione, fissando il punteggio sul 22 – 0.

Nella ripresa è mancata per qualche attimo la necessaria attenzione in fase difensiva, che ha dato la possibilità agli atleti del Terni di andar due volte a segno. Il risultato comunque non è mai stato in discussione, con altre 4 mete segnate, che hanno portato il risultato definitivamente sul 52 a 12.

La formazione: Di Fazio, Mei, Badini, Bellini, Ruotolo, Ghelardini, Marasca, Rutigliano, Sestini, Ulivi, Boanini, Sardi, Novi, Bazzani Bonafede, Cassi, Degli Innocenti, Baù.

URPS– Union Tirreno (39 – 14)

Partita con andamento discontinuo della squadra padrona di casa. L’avvio è stato subito bruciante, con una meta messa a segno su una delle prime azioni. La reazione degli ospiti non si è fata attendere, ma la difesa ha svolto con lucidità il proprio compito, riuscendo a contenere gli avversari, recuperando più volte palloni, offrendo così alla tre quarti le occasioni per due nuova discese che hanno portato alla seconda e terza meta. Gli ospiti hanno comunque, con grande carattere, continuato a lottare fino a mettere a segno i loro primi 5 punti. Da questo momento si è accesa una partita di grande agonismo. Il primo tempo si è concluso, con un’altra meta per parte, con il punteggio di 22 a12.

L’inizio del secondo tempo ha visto l’Unione riprendere le redini del gioco, con una manovra determinata e capace di portarla altre due volte in meta. Nel finale gli ospiti hanno però saputo approfittare di un calo di concentrazione e di alcune indecisioni difensive dei padroni di casa, frutto di una preparazione atletica non al meglio e di alcuni avvicendamenti di ruolo conseguenti ai cambi, per riportarsi sotto con il punteggio. Risultato finale 34 a 29.

La formazione: Montefusco, Ramaj, Buonfiglio, Fabbri, Pamiotto, Breschi, Peruzzi, Spinelli PG, Noviro, Torri, Gistri, Tassi, Spinelli G, Luise, Pulidori, Cangioli, Padoan, Griggio, Nistri.

KARATE - Kodokan Firenze in evidenza nel Trofeo del Veneto

GIÀ CONVOCATE nella selezione regionale Toscana Daria Pitta, Benedetta Guerrini, Caterina Ridolfi e Sara Di Sirio dimostrano che al Kodokan Firenze di via Magellano il karate è adatto anche ale donne. Daria e Benedetta in particolare, entrambe azzurrabili nel 2012, da anni primeggiano in campo Nazionale e portano in alto il nome del Club in tutta la penisola.

In Veneto è il turno di Daria Pitta, oro dopo 4 incontri combattuti con tenacia e tatticismi, bronzo invece per Caterina Ridolfi (16 anni, proveniente dal karate tradizionale del maestro Aiazzi), in pochissimo tempo dedicato alla preparazione agonistica dimostra maturità tecnica, tattica, atletica e psicologica (peculiarità della formazione tradizionalista).

In ottica vista futura è da sottolineare anche l’argento, conquistato nel settore giovanissimi, da Alessia Nardi che nel week-end combatterà nel Campionato Italiano Kumite Eso A (combattimento 12-13 anni).

LE DONNE nello sport, e in particolar modo in uno sport da combattimento, crescono ed imparano a difendersi da una società che le mette continuamente sotto prova.

Fiero del lavoro svolto, il direttore sportivo Emilio Brogi: «Devo dire brave alle ragazze e sottolineo anche come sia fondamentale essere una squadra affiatata, perchè solo tutti uniti si può arrivare in alto». (La Nazione)