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BASKET – Enegan si blocca nel finale Omegna 98 Enegan Firenze 81 PAFFONI OMEGNA: James 32 (11/16, 1/4), Saccaggi 14 (1/1, 1/3), Shepherd 14 (5/8, 1/3), Farioli 6 (2/2 da …

Redazione VN

BASKET - Enegan si blocca nel finale

Omegna 98

Enegan Firenze 81

PAFFONI OMEGNA: James 32 (11/16, 1/4), Saccaggi 14 (1/1, 1/3), Shepherd 14 (5/8, 1/3), Farioli 6 (2/2 da 2), Borra 21 (8/11); Masciadri 4 (0/1, 1/1), Paci 4 (2/4), De Nicolao 2 (1/2), Lasagni 1, Sacchettini. All.: Di Lorenzo.

ENEGAN: Simoncelli (0/5, 0/4), Wood 23 (8/15, 0/1), Swanston 31 (5/6, 5/10), Castelli 4 (0/2, 0/1), Pazzi 6 (2/4, 0/1); Conti 2 (1/4, 0/1), Cucco 9 (0/1, 3/5), Fontani 6 (1/1, 1/2), Severini, Schiano ne. All.: Caimi.

Arbitri: Sivieri, Canestrelli e Barone.

Parziali: 23-21, 51-46, 73-68.

IL PUNTEGGIO finale penalizza oltre misura un’Enegan che per tre periodi è stata all’altezza di Omegna. Poi, mentre i piemontesi hanno continuato ad attaccare il ferro, i biancocelesti si sono fermati, lasciando il passo ai più quotati avversari che alla fine hanno dilagato.

IL COPIONE della ripresa è quello del primo tempo. Omegna sta sempre avanti nel punteggio, ma non riesce a scollarsi di dosso una Enegan coraggiosa. Comanda uno Swanston (nella foto) in serata di grazia. Non si può certo dire la stessa cosa di Castelli, davvero un’ombra di sé sia in difesa che soprattutto in attacco. All’Enegan manca sempre un centesimo per fare un euro. In quattro occasione appare a -2 (l’ultima 66-64 al 28’), con palla in mano, ma attacca malissimo. La Paffoni ringrazia e lucra dalla lunetta con Saccaggi e Farioli (73-68 al 30’). Troppe occasioni sprecate per sorpassare e cambiare l’inerzia della partita, alla lunga, si pagano. A cavallo fra terzo e quarto periodo Omegna costruisce con pazienza il parziale (13-4) che le riconsegna il vantaggio in doppia cifra (79-68 al 33’).

L’ENEGAN si intestardisce con conclusioni dalla lunga distanza. Oltre a Castelli, non è serata nemmeno per Simoncelli. Solo tiri dalla lunga equivale a spianare la strada ad Omegna, che colpisce senza piega con James. Il parziale si allunga (24-6) ed è chiuso dalla schiacciata di James (91-70) che chiude e rende la sconfitta dell’Enegan fin troppo pesante per quanto fatto vedere per trenta minuti. (Giampaolo Marchini - La Nazione)

VOLLEY F.LE - Ecco il derby di coppa fra San Casciano e Scandicci

Domani comincia l'avventura de Il Bisonte San Casciano nella Coppa Italia di serie A2 2013/14, e l'appuntamento coincide anche con il primo derby stagionale con la Savino Del Bene Scandicci. Nei prossimi ventidue giorni le sfide con le 'cugine' saranno tre, due in Coppa Italia e una in campionato, e questo aspetto rende ancora più pepato questo periodo, con le azzurrine che comunque sono entrate nella sosta della serie A2 con grande entusiasmo, forti dei loro sette punti che valgono il momentaneo secondo posto in classifica. Domani alle 18 dunque si ripropone il derby con lo Scandicci che mancava da circa un anno e mezzo, e anche lo scenario sarà lo stesso di quell'ultimo precedente, ovvero quel Palasport di via Rialdoli a Scandicci che si riempì all'inverosimile il 14 aprile 2012, quando Il Bisonte, in un match che di fatto valeva la promozione diretta in A2, sconfisse le scandiccesi per 3-0, avviandosi verso il trionfale salto di categoria. Quella fu una serata bellissima dal punto di vista della partecipazione del pubblico, con quasi duemila spettatori a gremire l'impianto e a sancire una rivalità molto accesa, ma comunque sana, fra le due formazioni e le due tifoserie. La speranza è che questo seguito di pubblico, che è anche il sintomo del ritorno ad alti livelli del volley fiorentino, possa ripetersi anche domani, nell'andata degli ottavi di finale di Coppa Italia: il ritorno si giocherà invece domenica 17 a San Casciano, e a passare il turno sarà la squadra col quoziente set migliore, mentre in caso di parità di risultato si giocherà il set di spareggio. Il Bisonte arriva all'appuntamento dopo una tranquilla settimana di allenamenti, con il dubbio relativo all'impiego di Koleva che domenica scorsa ha dato forfait contro Sala Consilina per un affaticamento muscolare ed è stata ben sostituita da Villani. Per il resto il match vivrà anche di diversi incroci particolari, con tre ex azzurrine in forza a Scandicci (De Fonzo, Lussana e Mazzini) e una ex scandiccese ne Il Bisonte (Giovannelli), un dirigente di Scandicci come Massimo Toccafondi dal passato sancascianese, e due patron amici-rivali come Wanny Di Filippo (Il Bisonte) e Paolo Nocentini (Savino Del Bene). Senza dimenticare Francesca Vannini: “Ho giocato un paio d’anni a Scandicci – racconta l’allenatrice dell’Azzurra – quando ero veramente molto piccola. Al di là di questo però per me questa è una partita come le altre, e l’ho sempre detto: è chiaro che il fatto che ci sia il derby a livelli così alti è positivo, perchè allarga l’interesse nella nostra zona e porta tanta gente al palazzetto, però non la vedo come una gara da vincere per essere i primi della classe, sarebbe un po’ riduttivo. Sicuramente sarà una partita difficile, perché loro giocano bene e sono una buona squadra sotto l’aspetto tecnico: per batterle dovremo giocare bene. La Coppa Italia non cambia le nostre intenzioni, noi scendiamo sempre in campo per vincere perché l’obiettivo è passare il turno, poi è chiaro che ci sono anche gli avversari. Comunque l’approccio non deve cambiare e non cambierà: la squadra è in evoluzione e deve migliorare, quindi tutti gli appuntamenti vanno presi con attenzione”.

LE AVVERSARIE – La Savino Del Bene Scandicci, ripescata dalla serie A2 e con il nuovo allenatore Marco Botti (l’anno scorso a Fontanellato) in panchina, dovrebbe schierarsi col suo sestetto titolare, anche se in Coppa Italia le sorprese sono sempre possibili: in palleggio c’è la ex Fiamma Mazzini, l’anno scorso titolare per molti mesi ne Il Bisonte, mentre l’opposto è Emanuela Fiore, proveniente da Frosinone (A2). Le centrali sono Marilyn Strobbe, nell’ultima stagione a Sala Consilina (A2), e Chiara Lapi, reduce da un anno in A1 con Bologna, mentre in banda dovrebbero giocare Valentina Rania, proveniente da Fontanellato (A2) e la giovane Veronica Taborelli (classe 1994), in arrivo dal vivaio di Busto Arsizio. Nel ruolo di libero per ora ha giocato Ottavia Agresti, ma un’altra ex azzurrina, Silvia Lussana, sta recuperando da un infortunio e potrebbe trovare spazio.

PALLANUOTO - Troppo forte Acquachiara per la Rari

Acquachiara 14

Rn Florentia 5

AQUACHIARA: Kacic, Perez, Mattiello, Luongo 3, Scotti Galletta 2, Pektovic 5, Gambacorta, Ferrone, Saviano, Postiglione, Di Costanzo 2 (1 rig), Sadovy 2, Belnome. All. P. De Crescenzo

RARI: Mugelli, Sindone 1, Borella, Martini, Cecere 1, Eskert, Brancatello, Dani 1, Gitto 1, Gobbi, Bini 1, A. Di Fulvio, Cicali. All. Vannini.

Arbitri: Castagnola e Savarese.

Parziali: 3-3, 5-0, 2-0, 4-2.

SENZA il suo pezzo migliore, Francesco Coppoli infortunato, e contro una squadra che aspira a finire fra le prime tre, la Rari, a Napoli, non poteva certo farsi illusioni. La rabbia, per Vannini (nella foto), è stata di non averci creduto cedendo nei tempi centrali a un ingiustificato nervosismo. Si, perchè pur cominciando in maniera infelice (1-0 dei napoletani su rigore dopo pochi secondi), la Rari ha giocato nel primo quarto alla pari. Al penalty di Petkovic, ha risposto con Bini, poi è passata avanti con Sindone in superiorità. Sempre l’uomo in più ha dato a Pektovic l’opportunità del 2-2. Nuova botta e risposta fra Scotti Galletta e Gitto a sancire il 3-3 col rischio di chiudere in vantaggio il primo quarto. Cosa poi sia successo nella fragile testa dei suoi ragazzi, capaci di incassare undici gol consecutivi, il tecnico della Rari non se lo spiega. (Paolo Pepino - La Nazione)

PALLANUOTO F.LE - Troppo forte Padova per Prato

Finisce con la vittoria del Plebiscito per 7 a 3 la trasferta a Padova della Prato Waterpolo. Troppo forte la squadra di Posterivo per una neopromossa come il Prato WP, oggi peraltro in vena di regali. Pronostico rispettato con il Padova che si dimostra una squadra di categoria superiore mentre il Prato prende una salutare sberla che fa capire una volta di più alle toscane che in A1 gli sbagli si pagano doppio. La sconfitta avrebbe potuto assumere dimensioni meno nette se Tabani e compagne non avessero commesso alcune ingenuità nei momenti importanti. In due occasioni, alla fine del secondo e del terzo tempo Klaassen viene lasciata libera di tirare da 7-8 metri e segna due gol fotocopia entrambi evitabili. Negativa anche la percentuale sull’uomo in più. Un 0 su 6 che fotografa impietosamente la giornata no dell’attacco pratese, peraltro ben controllato dalla difesa padovana. Nonostante la gara fosse a pronostico chiuso con il Padova strafavorito all’inizio le pratesi sono scese in acqua con il solito piglio battagliero e Il momento topico alla fine del primo quarto quando il Padova vinceva 1 a 0 e la partita sembrava comunque equilibrata. Pressing asfissiante delle padane e anche il Prato efficacemente. Due reti in un minuto su altrettante ingenuità portavano le venete sul 3 a 0 chiudendo in pratica il match. Nei restanti 3 tempi al Padova è bastato controllare le velleità offensive di un Prato sempre più spento e spuntato davanti. La doppietta di Verducci e il gol della sempre più positiva Francini non sono infatti sufficienti a ristabilire l’equilibrio di una gara ormai compromessa. Il Padova dimostra di essere una bella squadra, compatta e molto fisica ed è scesa in acqua decisa fin da subito a cancellare la figuraccia di domenica scorsa contro la Firenze. Per il Prato sconfitta che evidenzia alcuni punti su cui il coach pratese Bologna dovrà lavorare in vista dell’importante appuntamento casalingo con il Messina, che è una squadra molto attrezzata contro la quale non bisognerà sbagliare nulla.

Il commento di Iacopo Bologna

Oggi abbiamo fatto un passo indietro. Abbiamo regalato troppo e, anche se a Padova per noi perdere non è un dramma, non mi è piaciuto il modo con cui lo abbiamo fatto. Lo 0 su 6 sull’uomo in più mi ha fatto arrabbiare perché in tutte le situazioni le ragazze non sono riuscite a finalizzare bene l’ottima preparazione dell’azione. Oltre a questo abbiamo regalato almeno due reti al Padova una delle quali in un momento tipico della partita perché abbiamo lasciato libera Klaassen di tirare quasi da centrocampo per ben due volte. Questa squadra sta pagando troppo le ingenuità. Dovremo lavorare molto su questo aspetto, bisogna che le ragazze diventino più ciniche. Il Padova ha meritato di vincere, è superiore a noi ma il gap nel punteggio poteva essere meno largo con un po’ più di attenzione da parte nostra.