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L’altro sport di Firenze (Basket, Nuoto)

BASKET – Affrico e Pallacanestro Firenze cercano di unire le forze «UN MOMENTO esaltante che premia idee e programmi in un periodo economicamente difficile». Luca Banchi, l’uomo che ha portato …

Redazione VN

BASKET - Affrico e Pallacanestro Firenze cercano di unire le forze

«UN MOMENTO esaltante che premia idee e programmi in un periodo economicamente difficile». Luca Banchi, l’uomo che ha portato Siena al settimo e non scontato scudetto consecutivo, spiega così il momento d’oro del basket della nostra regione. «Difficoltà — prosegue il coach — che ha spinto società e dirigenti a seguire percorsi virtuosi, fatti di idee e intuizioni, per arrivare a vincere. Un premio alle idee e alla costanza. Complimenti, quindi, anche a Pistoia che ha centrato un risultato straordinario». Banchi, insomma, ha messo a fuoco il nocciolo del problema, o meglio, la filosofia (giocoforza) adottata per far fronte a un periodo storico difficile.

ED È PROPRIO su questi concetti che nasce, ormai quasi da un mese, il dialogo tra Pallacanestro Firenze e Affrico per cercare di trovare un punto di incontro e consolidare la Legadue Silver, magari strizzando l’occhio a una crescita graduale. Idea che ha trovato la vicesindaco e assessore allo sport, Stefania Saccardi, pronta a sostnere e appaoggiare gli sforzi delle due società, mettendo al tavolo insieme tutti i rpotagonisti. «Inizitiva importante — ha detto la Saccardi — perchè ritengo che questa sia la strada giusta per fare sistema e il Comune, in casi come questi, non può che essere dalla parte di chi dimostra buona volontà nel cercare un punto di incontro». Concetti che abbiamo ripetuto anche a proposito delle vicenda Rari. Se si arriverà alla fine di questa ‘fusione’ tra Pallacanestro Firenze e Affrico targato Enegan è difficile al momento saperlo, perchè i nodi da sciogliere non sono pochi.

«STIAMO cercando di capire insieme a Luca Borsetti e agli altri dirigenti— ha avuto modo di dire di recente l’ad dell’Affrico, Luca Giotti — se possiamo fare il benedetto passo di unirci, perché avere due titoli a Firenze fa un po’ ridere: unire le forze sarebbe l’ideale, magari condividendo un progetto che piace anche a loro, come l’idea del palazzetto. Stiamo discutendo non certamente sui nomi, ma sulla fattibilità anche a livello societario, di contratti e quant’altro. Presto dovremo decidere cosa fare».

IL TEMPO stringe, ma nell’arco di pochi giorni è probabile che si alzi il velo di incertezze che nasconde operazione complesse come questa. Firenze sta lottando per unire le due realtà (Pallacanestro Firenze e Affrico) per tornare dov’erano Liberti e NeutroRoberts quando la pallacanestro riempiva il Mandela Forum, e seguire il basket era un vero e proprio must per Firenze. La strada, come detto, è segnata, magari con l’aiuto di sponsor e di un palazzetto che potrebbe essere il catalizzatore non solo per la pallacanestro. Ma anche per il volley, femminile. (Giampaolo Marchini - La Nazione)

NUOTO - Beni, la seconda vita sportiva, dal nuoto olimpico al calcio

FINO A IERI aveva vissuto la sua vita sportiva guardando il fondo delle piscine. Chilometri e chilometri, migliaia di vasche. Sempre su e giù in corsia, nell’acqua clorata bardato di cuffia e occhialini, fino allo sfinimento. Ma, sia chiaro, con enormi soddisfazioni. Niccolò Beni (nella foto), fiorentino doc, nato il 9 luglio 1986, supertifoso viola, natatoriamente cresciuto alla Rari Nantes Florentia ma realizzatosi alla Fiorentina Nuoto e più recentemente nel CS Esercito, ha infatti un palmarés di eccezione. Olimpionico a Pechino nel 2008, 15 presenze in nazionale, settimo posto agli “europei” di Budapest 2010 nei 200 farfalla, due ori ai mondiali militari, vanta inoltre ben dodici titoli italiani assoluti: nove nei 200 farfalla, la sua vera specialità, uno nei 50 dorso, due nella staffetta 4x50 mista. Ebbene, da un anno a questa parte, un po’ per scommessa un po’ per divertimento, oltre che nuotatore-imprenditore (suo il negozio Nuoto Extremo by Nicco) Beni si è scoperto abile calciatore. Lo ha fatto giocando nel Pian di San Bartolo, campionato amatori Aics. Un mix di atleti più o meno anziani ma anche con diversi giovani. Come “Nicco”, appunto, dotato di un buon piede e tantissimo entusiasmo. Gruppo, splendidamente amalgamato in un ambiente sostanzialmente sano che accomuna il padre di famiglia al commerciante, all’operaio, allo studente universitario. Il tutto, grazie soprattutto al circolo Pian di San Bartolo presieduto da Carlo Carpini e sostenuto da Ricky Gianmarco Mascherini. (Paolo Pepino - La Nazione)