Tranquillamente a cena in cucina, mentre (al piano di sopra) c’è chi ti svaligia le camere da letto. Scoprire tutto appena i malviventi se ne vanno. Dunque non aver più pace neppure in casa propria, visto che, persino coi proprietari presenti, i malviventi non si fanno scrupoli nel devastare e portar via oggetti di valore.
altre news
Ladri in casa Agroppi durante la cena. “E’ stato un orrore”
"Mi sono rimaste le mutande addosso perché le avevo già... "
È successo lunedì sera a Salivoli, nella zona sopra il porto turistico. A cena, nella palazzina a due piani, Aldo Agroppi e la moglie Nadia: «Passate le 20,30 – ricorda Aldo – mi sono alzato da tavola. Nadia ha notato che era rimasta una luce accesa al piano di sopra. È salita per spegnere, in cima alle scale ho sentito un urlo…. Temendo fosse scivolata e si fosse fatta male sono salito di corsa. Tre stanze devastate, tutto sottosopra. Armadi svuotati e panni ovunque. Spariti gli oggetti più importanti, non erano poi più molti».
«Come rivivere un orrore – aggiunge Agroppi ai microfoni de' Il Tirreno – quando, per il capodanno 1990, rientrando trovammo la casa devastata, un furto estremo. Gli allarmi sono inutili... eppoi stavolta eravamo pure in casa e si sono, comunque, presi il poco che restava, qualche orologio, catenine».
Sopralluogo della polizia di stato. «I ladri, più di uno, sono saliti dal porto turistico – spiega – hanno scavalcato il muro e sono passati dal terrazzino della stanza, dove in passato dormiva mia figlia, forzando una porta finestra. Senza fare rumore, si sono serviti a piacere. Mi sono rimaste le mutande addosso perché le avevo già!». Fortuna che non perde grinta e ironia. «Gli orologi le spille di mia madre, persino la bigiotteria – interviene Nadia – Davvero triste e, da giorni, non riusciamo più a dormire».
© RIPRODUZIONE RISERVATA