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L’addio di Edmundo: emozioni e doppietta (VIDEO)

È andata in scena ieri sera al São Januario, casa del Vasco da Gama, la partita di addio di Edmundo, simbolo cruzmaltino. Organizzata con 4 anni di ritardo, visto che …

Redazione VN

È andata in scena ieri sera al São Januario, casa del Vasco da Gama, la partita di addio di Edmundo, simbolo cruzmaltino. Organizzata con 4 anni di ritardo, visto che O Animal si è ritirato nel 2008, ma tant’è: un match finale ancora non era stato stabilito. Serata emozionante, “la più bella della mia vita”, come ha confidato lo stesso attaccante dopo la partita.

BEI RICORDI - L’avversario scelto per l’occasione della festa, il Barcelona di Guayaquil, è lo stesso che nel 1998 fece da sparring partner alla conquista più importante della storia del Vasco: la Copa Libertadores, vinta in finale contro gli ecuadoregni (2-0 a Rio, 2-1 in trasferta). Edmundo, a dire il vero, non c’era. Era già in Italia, alla Fiorentina, a riempire le pagine dei quotidiani di titoli polemici (leggi: fuga al Carnevale carioca nel momento del bisogno viola), più che di elogi. Una costante della sua carriera: fenomenale in campo, discusso fuori. Parole di troppo, risse, poco impegno (vedi Napoli) e un’incriminazione per un incidente in cui, nel 1995 a San Paolo, provocò la morte di 3 persone.

DOPPIETTA E GOLEADA - Così è giunta per lui l’ora della partita d’addio, in preparazione della quale si è allenato col resto della rosa del Vasco. È stata una festa: 9-1 al Barcelona davanti a più di 21000 persone. E doppietta di Edmundo, al 12′ e al 34′ del primo tempo. Le altre reti sono state messe a segno da Alecsandro, Eder Luis (doppietta), Juninho Pernambucano, Fellipe Bastos e Allan, mentre Asencio ha segnato per gli ecuadoregni. O Animal è poi uscito dal campo a 7 minuti dalla fine, sostituito da William Barbio e accompagnato dalle note dell’inno del Vasco, che già erano risuonate prima del match. Gran conclusione di una bella storia d’amore.

RITORNO IN TV - Alla tv brasiliana SporTv, Edmundo ha confidato le proprie emozioni. “Avevo molto bisogno di rivivere questi momenti e rivedere queste persone. L’ultima volta che ho giocato qui non è stata positiva (retrocessione in serie B nel 2008, ndr), per cui avevo bisogno di rifarmi in qualche modo. Ringrazio il presidente Roberto Dinamite e la torcida“. Quella stessa torcida che lo ha idolatrato per anni, e che ieri sera gli ha regalato l’ultima emozione da calciatore, prima di tornare negli studi televisivi e riprendere l’attività di (apprezzato) commentatore a Rede Bandeirantes.

calciosudamericano.it

Il video della serata: