La premessa è che le "scelte tattiche" di ieri sera e l'approccio alla gara lasciano davvero poco spazio alle giustificazioni. E non è un prologo da poco per Sousa considerato che la squadra in campo la manda lui. Detto questo, all'indomani dalla sconfitta di Genova, non possono non far riflettere anche le parole di Andrea Della Valle sul mercato alle porte arrivate martedì scorso: "Se ce ne sarà bisogno faremo qualcosa, ma credo che la squadra stia bene così. Vedremo... ", il commento del patron durante la festa del settore giovanile viola.
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Ebbene, ieri sera abbiamo visto, purtroppo. Ci siamo avviliti davanti ad una squadra con evidenti lacune sugli esterni di difesa, povera di alternative in attacco (Zarate e Babacar, per motivi diversi, faticano non poco a svolgere il ruolo di vice-Kalinic) e con un portiere che per l'ennesima volta non è riuscito a dare garanzia di sicurezza.
Ma abbiamo anche visto cinque giocatori arrivati a Firenze durante le ultime due finestre dedicate ai trasferimenti tra i titolari (Salcedo, Milic, Olivera, Sanchez e Zarate). Segno inequivocabile che il "bisogno" ci sarebbe, eccome, ma questa volta puntando anche sulla qualità oltre che sulla mera quantità che ha caratterizzato le ultime sessioni di mercato. Insomma, l'allarme è scattato e gennaio si avvicina. La palla, bollente come poche altre volte, passa nelle mani della proprietà e della dirigenza. Serve una sterzata, decisa.
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