A Palazzo Vecchio i gruppi consiliari del Comune Fli (Fratelli d'Italia) e Lista Galli hanno presentato il progetto di copertura della stadio Artemio Franchi. In occasione della conferenza stampa (LEGGI QUI) ha parlato anche la progettista Dott.sa Camilla Ammannati: “L’ho chiamato progetto a misura d’uomo. Ho ideato uno stadio che potesse concorrere con i migliori stadi d’Europa. L’aspetto storico architettonico era di fondamentale importanza, così ho progettato una soluzione che si ponesse in continuità con l’esistente dal punto di vista della struttura portante. E’ disposta in modo centrifugo rispetto all’andamento in pianta dei punti d’appoggio esistenti, proseguendo il sistema a raggiera ben visibile dalla pianta. Altro elemento che ha connotato la mia copertura è stata la scelta di utilizzare un materiale contemporaneo come l’acciaio, assemblato a secco con elementi performanti. Va a conformare l’elemento trave che si protrae a sbalzo verso il centro dello stadio, garantendo la copertura degli spalti. La geometria di questo elemento portante prevede appunto un elemento trave che si protrae a sbalzo che si innesta in un pilastro a sezione variabile alto 26 metri. Per aumentare la rigidezza dell’elemento sono stati previsti cavi d’acciaio del diametro di 10 cm che, attraverso cerniere di collegamento con i vari elementi, si ancorano a terra. Il manto di copertura è particolarmente leggero, ma altamente resistente in policarbonato alveolare rinforzato (con filtro per la protezione ai raggi UV) e contribuisce a dare l’idea di leggerezza e luminosità”.
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La progettista: “Ecco il Franchi coperto”
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STEFANO NICCOLI
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