Mercoledi 25 settembre 2019, intorno alle ore 18,30, venivamo a conoscenza, tramite i siti dedicati alla fiorentina di un comunicato da parte del club 1926 e del viola club Settebello che alle 19.15 sarebbe stata ricordata la figura di Marco, come di fatto avvenuto, per tramite l'esposizione di una targa, ancora una volta senza alcuna forma di autorizzazione e consenso da parte dei diretti familiari, vieppiù e incomprensibilmente con la partecipazione di componenti della stessa ACF che ben sapevano il ns disappunto a tali forme di manifestazione.
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La famiglia Ficini precisa: “Marco ricordato senza la nostra autorizzazione”
Duro comunicato della famiglia di Marco Ficini ricordato domenica in Curva Fiesole. "Non vogliamo striscioni, adesivi, figurine e men che mai targhe"
Tali nostre insindacabili volontà sono state ancora una volta disattese per il comportamento irriverente dei promotori di tale iniziativa, ai quali formalizziamo fermamente il nostro rincrescimento motivato da contrarietà e rabbia con la parola BASTA, sono stati prevalicati i principi del rispetto, ovvero quella stessa attenzione che la Mamma di Marco aveva inneggiato in più occasioni, accrescendo in sé il dolore e la mortificazione di quanto accaduto.
Esponiamo tale concetto a chiare lettere. Non vogliamo striscioni, adesivi, figurine e men che mai targhe, ovvero sceneggiate di tal fatta che accrescono il ricordo di quei fatti misteriosi, per la qual cosa ancora oggi attendiamo di conoscere la verità magari per tramite gli stessi partecipanti a tale iniziativa che la sera della tragedia di Lisbona hanno lasciato Marco solo senza alcuna possibilità di difesa.
La mamma, il fratello...La famiglia di Marco
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