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La Crimea diventa un problema anche sportivo. UEFA costretta a fare chiarezza

Quello che sta succedendo in Crimea, regione dell’Ucraina filo-russa in aperto contrasto con il governo di Kiev, ha superato i confini politici per sbarcare nelle questioni sportive. Difatti tre club …

Redazione VN

Quello che sta succedendo in Crimea, regione dell'Ucraina filo-russa in aperto contrasto con il governo di Kiev, ha superato i confini politici per sbarcare nelle questioni sportive. Difatti tre club professionistici della regione hanno abbandonato i campionati nazionali ucraini per passare alla terza divisione russa. Il tutto ha suscitato le ire di Anatoly Konkov, Presidente della federazione calcio ucraina, che ha mandato una lettera di proteste a FIFA e UEFA.

Il Presidente dell'organo calcistico europeo, Gianni Infantino, ha fatto quest'oggi chiarezza sulla vicenda:

"La Crimea diverrà una zona speciale in campo calcistico. Abbiamo parlato di questo argomento con le autorità russe e ucraine e la commissione esecutiva ha optato per questa scelta. Inoltre le regole della terza divisione russa non consentono la partecipazione a calciatori stranieri. La decisione coinvolge tre club TSK Simferopol, SKChF Sevastopol e Zhemchuzhina Yalta".

MATTEO ANGIOLINI