La Bundesliga si appresta a ripartire. Come si legge su La Gazzetta dello Sport, deciderà la conferenza dei ministri dello Sport del 30 aprile, con la presenza della Cancelliera che la settimana scorsa aveva vietato tutte le manifestazioni di massa fino al 31 agosto. Ma le partite a porte chiuse non avrebbero il pubblico, sarebbero vere «partite fantasma», come le chiamano loro. E anche se è stata proibita pure l’Oktoberfest, la scappatoia per il calcio era già sembrata chiara. Ma il mondo del pallone in un momento così delicato non vuole avere corsie preferenziali, non deve riflettere l’immagine di essere ancor più uno spazio per privilegiati. Così il numero uno della Lega non ha dato annunci ufficiali, tantomeno date. Ha detto soltanto: «Se ci danno il via libera, noi saremo pronti». In un documento interno, le 36 società che si sono parlate in video conferenza all’assemblea straordinaria hanno prospettato tre tipi di calendario con due date di inizio: 9 o 16 maggio (più probabile).
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La Bundesliga vuole ripartire, 9 maggio possibile data: le linee guida
Sì al protocollo di sicurezza. Tamponi prima delle partite per ripartire dal 9 maggio, ora deve decidere il governo
La perdita in caso di stop definitivo è stata valutata in 770 milioni di euro. I due maggiori campionati tedeschi danno lavoro a 56.081 persone, negli ultimi dieci anni si è registrato un incremento del 52%. La componente sportivo economica non deve però superare il grado di rischio sanitario.
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