La benedizione del Boss

Nel bel mezzo di una grigia domenica di metà novembre resa ancora più cupa dalla pausa imposta alla Serie A dalle nazionali, arrivano un po' a sorpresa le parole di Diego Della Valle. Non che ci dispiaccia, non fraintendiamoci. Perché la sorpresa è di quelle liete, non tanto per i contenuti dell'intervista rilasciata dall'azionista di riferimento della Fiorentina a Sky (leggi qui), piuttosto per l'ennesimo segnale di riavvicinamento di Diego ai colori viola. Beh, a dirla tutta lui c'è sempre stato, anche nei momenti più difficili quando, seppur tra deleghe societarie quantomeno discutibili, ad aprire il portafogli erano sempre e comunque i Della Valle. Solo un po' più in ombra, in silenzio, con quella ferita risalente al 2006 ancora scoperta

Da questa stagione il cambio di tendenza: dalle dichiarazioni spontanee al tribunale di Napoli, alla presenza in tribuna e le parole nel post partita di un memorabile Fiorentina-Juventus, fino all'intervista di oggi. Il ritrovato protagonismo del maggiore tra i fratelli Della Valle è garanzia di solidità e uno stimolo positivo in più tutti tesserati ACF. Il segnale che tra crisi societarie del calcio italiano (vedi Milan) e storici passaggi di consegne (vedi Inter), la Fiorentina non solo tiene botta ma è pronta a rilanciare senza accontentarsi. Magari non lo vedremo saltare sugli spalti del Franchi come il presidente Andrea, poco male se questo significa tenersi stretto un'imprenditore serio e di fama mondiale deciso ad investire ancora nel calcio italiano.

ALESSIO CROCIANI

Twitter: @AlessioCrociani