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Jovetic, sento puzza di bruciato

E’ comprensibile l’impegno a coccolarlo, stimolarlo, non urtarne la suscettibilità. E’ l’unico che ha i mezzi tecnici per risolvere il problema di un attacco anemico, se solo volesse. Però è …

Redazione VN

E' comprensibile l'impegno a coccolarlo, stimolarlo, non urtarne la suscettibilità. E' l'unico che ha i mezzi tecnici per risolvere il problema di un attacco anemico, se solo volesse. Però è anche vero che le prestazioni di Jovetic (foto Galassi), in questo campionato quasi tutte insufficienti o poco più, cominciano a preoccupare. Va bene considerare un periodo di assestamento post infortuni; passi considerarlo ancora un giovane che deve crescere (anche se suoi coetanei in Europa giocano stabilmente in Nazionali di primo piano); ma come è possibile dare un apporto così scarso alla squadra?

Ormai non gli manca neanche la continuità: rendimento stabilmente insoddisfacente. Montella ha ammesso più di una volta, mascherando la preoccupazione dietro un mezzo sorriso, che da lui si aspetta molto di più. Gli ha anche chiesto di giocare più vicino alla porta avversaria e Jovetic ha risposto che avrebbe cercato di farlo. Vi sembra che abbia mantenuto la promessa? Gli hanno messo accanto Toni, El Hamdaoui, Liajic, Seferovic, Mati Fernandez. Ma cambiando l'ordine degli attaccanti il prodotto non è cambiato. Ci manca solo di provarlo in coppia con Lupatelli, poi avremo visto tutto. Avere pazienza? Certo, che altro potremmo fare. Però se un giocatore che ha le doti tecniche di Jovetic si esprime da tempo al di sotto delle sue capacità, qualcosa non quadra. Sento puzza di bruciato.