Il vento è cambiato. Da allenatore top, indiscusso e indiscutibile, a tecnico nel mirino. In discussione continua. Roberto Mancini in un solo mese (6 giornate di campionato) ha azzoppato la sua dote di credito. E, forse, la sicurezza di restare sulla panchina nerazzurra al termine della stagione. È il 9 gennaio 2016 quando l'Inter perde in casa contro il Sassuolo 1-0, da lì in poi (con tanto di bruciante sconfitta nel derby) la parabola del tecnico jesino è diventata discendente. "Se la Champions sarà decisiva per la mia permanenza? Pensiamo al presente", ha detto il Mancio a cui scade il contratto a giugno 2017. "Il rinnovo di Mancini? C'è tempo, ne parleremo a fine stagione", ha replicato il vicepresidente Zanetti.
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Inter e Mancini, qualcosa è cambiato
La società ha speso 136 milioni di euro in tre sessioni di mercato per accontentare il suo allenatore. Sono arrivati 17 giocatori, per una media di mezza squadra nuova ogni sessione. Ma ora l'obiettivo Champions è a rischio. E la panchina del...
Thohir riconosce al suo allenatore il merito della lunga permanenza della squadra in testa alla classifica, ma la situazione è andata via via deteriorandosi. L'Inter ha perso 20 punti rispetto al Napoli in 19 giornate e 19 dalla Juve. Ma qualcosa è cambiato anche e soprattutto nella "mente" di Mancini: i continui riferimenti alla Premier League (su arbitri, espulsioni, frasi e offese, critiche e polemiche) sono una spia di malessere. Sabato presidente e tecnico s'incontreranno. E il Mancio chiederà (ancora) garanzie tecniche.
Nelle ultime 3 sessioni di mercato, da quando Mancini è subentrato sulla panchina di Mazzarri, la società ha speso 136 milioni di euro (senza considerare le cessioni) per accontentare il suo tecnico. All'Inter sono arrivati 17 giocatori, per una media di oltre 5 a sessione di mercato. Da Brozovic (8 milioni il cartellino) a Eder (13 milioni), passando per i più costosi Jovetic (17) e Kondogbia (31). Mezza nuova squadra alla volta. Certo, il Mancio voleva Tourè e Dybala, ma l'Inter ha fatto di tutto per andare incontro alle sue richieste, almeno da un punto di vista numerico.
Per me non sarebbe un problema allenare a scadenza", ha detto due settimane fa il Mancio. Però lui stesso sta pensando di restare o meno. E la conquista di un posto in Champions sarà decisivo. Perché solo la Champions può portare nelle casse del club il denaro necessario per alzare lo standard di acquisti. Ma se dovesse dire addio all'Inter, dove potrebbe allenare? In Premier le due panchine di Manchester sono da escludere, restano l'Arsenal e il Chelsea che pare però propenso a puntare su altri (vedi Allegri). In Francia ci sarebbe il Psg, ma il destino di Blanc dipende dalla volata Champions, in Russia, forse lo Zenit. Resta da valutare la panchina di una nazionale. Ma l'incertezza resta.
(gazzetta.it)
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