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Insultò Falcone, deferito l’ex viola Miccoli

L’ex attaccante del Palermo Miccoli è stato deferito per violazione dell’art. 1 del codice di giustizia sportiva, ”per avere violato i doveri di lealtà, probità e correttezza, offendendo la memoria …

Redazione VN

L'ex attaccante del Palermo Miccoli è stato deferito per violazione dell'art. 1 del codice di giustizia sportiva, ''per avere violato i doveri di lealtà, probità e correttezza, offendendo la memoria del giudice Giovanni Falcone, pronunciando la frase, poi riportata da vari quotidiani, 'quel fango di Falcone'''. La disciplinare ha anche deferito la società Us Palermo ''per responsabilità oggettiva, per le violazioni addebitate al proprio calciatore''. Con lo stesso provvedimento, la commissione ha archiviato il procedimento relativo all'uso, da parte di Miccoli, ''di schede telefoniche intestate ad altri soggetti, non essendo emerse fattispecie di rilievo disciplinare''.

Quando Miccoli disse ''quel fango di Falcone'' - ''Vediamoci davanti all'albero di quel fango di Falcone'': cosi' si esprimeva, più volte, al telefono l'ex attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli - deferito oggi dal procuratore della Federcalcio alla Disciplinare - con il suo amico Marco Lauricella, senza sapere che quest'ultimo era intercettato da parte della polizia. Falcone era il giudice ammazzato dalla mafia, l'albero era ed è un luogo simbolo di Palermo, dedicato al giudice martire della legalità. Le intercettazioni vennero fuori il 22 giugno dell'anno scorso, e si riferivano alle lunghe indagini condotte dalle forze dell'ordine per giungere all'arresto, nel 2011, del boss Antonino Lauricella, padre dell'amico di Miccoli che, all'epoca della sua permanenza palermitana ebbe, secondo gli investigatori, anche qualche contatto con Francesco Guttadauro nipote del boss Matteo Messina Denaro. Qualche giorno dopo la bufera suscitata dalle sue parole, Miccoli in lacrime davanti ai giornalisti e alla tv ha chiesto scusa alla famiglia Falcone, alla città di Palermo e ai tifosi. Nel frattempo il suo contratto con il Palermo non è stato più rinnovato, e successivamente è passato al Lecce, il Lega pro.