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Pro Piacenza a Cuneo con 7 ragazzini in campo: finisce 20-0, c’è anche il viola Caso

Se il Pro Piacenza non si fosse presentato nemmeno questa domenica sarebbe andato incontro all'esclusione dal campionato di Serie C, così, in campo ci sono soltanto 7 ragazzini

Redazione VN

"Una domenica di calcio surreale in Serie C. Protagonista suo malgrado il Pro Piacenza, che si è presentato a Cuneo con soltanto 8 calciatori delle giovanili e senza lo staff tecnico. Il motivo va ricercato nella gravissima situazione economica in cui versa il club piacentino, i cui calciatori sono in sciopero per il mancato pagamento degli stipendi. Ecco perché nelle ultime tre partite di campionato la squadra non si era presentata agli incontri in programma, subendo così altrettante sconfitte a tavolino (0-3). Se il Pro Piacenza non si fosse presentato nemmeno questa domenica, però, sarebbe andato incontro all'esclusione dal campionato. Così, in campo ci sono soltanto 7 ragazzini (erano in 8, come detto, ma uno di loro non aveva il documento e non è potuto entrare nella distinta che vedete qui sotto): tra essi, il classe 2000 Cirigliano in distinta è indicato non solo come capitano, ma anche come l'allenatore della squadra.

"Il risultato di tutto questo è stato il 20-0 finale per il Cuneo in un clima surreale. Una situazione che ha suscitato l'indignazione degli addetti ai lavori: c'è chi - è il caso del sito SportPiacenza.it - si è rifiutato di proseguire l'aggiornamento live del match definendo "farsa" la partita in corso. Per chi si chiedesse che cosa prevede il regolamento in questi casi, la risposta è che il limite per poter disputare una partita è di 6 giocatori per squadra. Paradossalmente, dunque, il match è regolare.

""Quanto accaduto a Cuneo è un insulto allo sport e ai suoi principi fondanti". Così il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina sul 20-0 subito dalla Pro Piacenza. "In questa situazione surreale la Figc aveva il dovere di far rispettare tutte le regole e ha esercitato questo ruolo - ha proseguito il numero uno del calcio italiano -. La nostra responsabilità è quella di tutelare la passione dei tifosi, gli imprenditori sani e la credibilità dei nostri campionati: quella cui abbiamo assistito, nostro malgrado, sarà comunque l'ultima farsa". A riportarlo è Sky Sport.

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