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In mostra quindici progetti per il nuovo stadio

Dal 4 giugno i lavori degli studenti di Architettura con il progetto del Comune

Redazione VN

Il futuro dell’area Mercafir e del nuovo stadio progettato dagli studenti del corso di Architettura dell’Università di Firenze: dall’inedita collaborazione fra Comune, ateneo e società di gestione del mercato è nato un lavoro di grande qualità, che sarà visibile a tutti nella mostra che aprirà il 4 giugno nella Sala delle Vetrate alle Murate, dove sarà presentato per la prima volta al pubblico anche il progetto di prefattibilità del nuovo stadio realizzato dal Comune.

“Si tratta di una grande opportunità per la nostra città – spiega l’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci, che stamani ha presentato la mostra insieme al presidente di Mercafir Angelo Falchetti, al professor Ulisse Tramonti e agli stessi studenti del corsi di laura magistrale in progettazione dell’architettura - Questa non è solo una esercitazione accademica: i ragazzi sono stati coinvolti in un progetto vero, nello sforzo comune per ridisegnare il territorio di un pezzo molto importante di Firenze, visto che l’area Mercafir è l’ultima area pubblica disponibile per la trasformazione della nostra città. Il risultato è di notevole livello e costituisce un contributo vero per l’amministrazione comunale”.

I 15 progetti, realizzati da una trentina di studenti, sono modelli innovativi di sostenibilità urbana che coinvolgono tutta l’area Mercafir: oltre al nuovo stadio quindi, anche l’area mercatale, il centro congressi e il sistema dei parchi, con l’uso di fonti alternative di energia, di materiali riciclabili e con l’ipotesi dell’interramento del viale Guidoni. “Stiamo parlando del ‘cuore’ dell’area fiorentina, dove si concentrano le partite del futuro, e quello che abbiamo adottato è un nuovo metodo di lavoro, che permette di tirare fuori il meglio da ciascun soggetto coinvolto” ha detto Angelo Falchetti; mentre il professor Tramonti ha sottolineato “l’importanza della collaborazione dell’ateneo con le istituzioni, in una città che difficilmente si avvicina al contemporaneo”, ribadendo la difficoltà della sfida e il buon risultato raggiunto. I coordinatori della ricerca sono Tommaso Bertini e Luca Gigli; gli assistenti sono Enzo Crestini, Giacomo Guarnieri, Stefano Pittalis.

La mostra sarà inaugurata lunedì 4 giugno: alle 19.30 aperitivo e poi incontro fra amministrazione, docenti e studenti. L’ingresso è libero.