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In migliaia davanti allo stadio di Livorno

Il mondo del calcio si stringe intorno alla famiglia Morosini

Redazione VN

"La famiglia, la fidanzata di Piermario e l’A.S. Livorno Calcio ringraziano tutti coloro che in queste ore di dolore sono stati loro vicini nel ricordo di una grande atleta e di una persona speciale.

L’A.S. Livorno Calcio e la famiglia Morosini ringraziano la città di Pescara, il Pescara Calcio, i tifosi biancoazzurri, l’Hotel Carlton di Pescara e tutti coloro che tra ieri ed oggi sono stati loro vicini in un momento così tragico"

Questo il comunicato dal sito ufficiale del Livorno e della famiglia Morosini.

Davanti allo stadio Armando Picchi di Livorno migliaia di tifosi stanno rendendo omaggio a Piermario Morosini con fiori, sciarpe, maglie per lo sfortunato giocatore amaranto. Ma non solo a Livorno, anche a Bergamo, dove in ragazzo era cresciuto, è stato appeso uno striscione che recitava "Ciao Mario" dai tifosi atalantini. Molti i messaggi invece di ex compagni, colleghi e vertici della Federcalcio: il presidente della Lega di Serie B Abodi e il vicepresidente della FIGC Albertini hanno reso omaggio alla salma di Morosini all'Ospedale di Pescara. Marco Motta era cresciuto nelle giovanili dell'Atalanta con lui dice "ci siamo conosciuti all'età di 7 anni, tirando i primi calci nell'Atalanta, e da allora in poi abbiamo sommato esperienze importanti anche con l'Udinese e la Nazionale giovanile. Era una persona splendida, un ragazzo dalla forza d'animo incredibile che gli consentiva di reggere i colpi di una vita davvero sfortunata" mentre Di Natale è stato uno dei primi a non voler giocare ieri sera Udinese-Inter, e ha dichiarato "Mario era come un fratello per me, ci tenevo particolarmente. Era un ragazzo stupendo che aveva sofferto tanto e viveva per la sorella gravemente malata, era tutto per lui" . Belardi (ex portiere dell'Udinese) invece ospitava lo sfortunato giocatore nella sua casa durante la sua permanenza a Udine fino a gennaio: "vivevamo insieme, ci facevamo forza a vicenda perché entrambi avevamo la fidanzata lontana, era un amico e una persona stupenda". Tutti lo ricordano come una persona umile, con la testa sulle spalle, molto maturo per l'età che aveva e una vita difficile: così Casiraghi i che lo ha allenato in Under 21 e Cosmi a Udine che lo aveva fatto esordire in Serie A. Stovini (fiorentino di nascita e ora giocatore dell'Empoli) invece attacca i vigili e quella macchina parcheggiata dove non doveva essere lì e chiede giustizia. Corradi invece ha dedicato a Morosini il suo primo gol "canadese" (gioca infatti nel Montreal Impact). Intanto le società Livorno e Udinese starebbero pensando a un vitalizio in favore della sorella disabile del calciatore, unica parente rimasta ancora in vita. La società labronica sta pensando anche di ritirare la maglia n° 25, mentre i tifosi vorrebbero che un settore dello stadio Picchi sia intitolato allo sfortunato Morosini.

PIER FRANCESCO MONTALBANO