Ormai è pronto. L’azione in stile Maradona con cui ha fatto tenere il fiato sospeso a tutta Napoli l’altra sera, ne è la conferma. Poteva essere la sua favola e, magari, anche quella della sua squadra. Ma anche se quel lieto fine si è fermato a pochi centimetri dalla realtà, una buona notizia c’è: il calvario di Lorenzo Insigne è finalmente volto al termine. Giunto nel suo momento migliore, la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro ha messo in pericolo la carriera
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Il Roma: “Da Firenze alla Fiorentina. Insigne vuole esserci, ma dal primo minuto”
Ormai è pronto. L’azione in stile Maradona con cui ha fatto tenere il fiato sospeso a tutta Napoli l’altra sera, ne è la conferma. Poteva essere la sua favola e, …
di Lorenzo. Per fortuna, adesso si parla solamente del recupero totale della sua forma fisica. Perché il Napoli ha dimostrato di aver bisogno di lui. Il ritorno in campo contro la Roma, per tredici minuti, non era bastato per capire le reali condizioni del calciatore napoletano. Ma contro la Lazio, mercoledì, gliene sono bastati semplicemente nove, per dire a tutti che è pronto a tornare. E che può essere determinante. Qualche perplessità la può destare la tenuta atletica. Venti minuti in due partite è ancora troppo poco per stabilire se il giocatore è pronto ai ritmi della partita per mezzora o anche un’ora. Per questo motivo, è probabile che Benitez lo riservi ancora come arma da giocare a partita in corso, per la gara di domani contro la Fiorentina. Una partita speciale, per Insigne, che proprio all’andata si infortunò contro i toscani lo scorso 9 novembre, rimediando la rottura del legamento che l’ha tenuto fuori fino a dieci giorni fa. Sono stati cinque mesi lunghiper il giocatore, che ha avuto la forza di non perdersi d’animo ed è riuscito a recuperare in tempi record. Al punto da potersi rivelare un innesto fondamentale e insperato per questo finale di stagione. Il suo Napoli, infatti, sta mostrando segni evidenti di cedimento. In campo, come fuori. Il ritiro punitivo imposto da De Laurentiis altro non è che una mossa disperata, per cercare di rendere ancora appetibile la squadra per allenatori e calciatori futuri. E anche su di lui, adesso, ricadrà il compito di risollevare gli azzurri e regalare alla città un finale di stagione fatto quanto meno di volontà, se non di successi. Lorenzo Insigne può essere quel giocatore, capace di dare la scarica giusta alla squadra. Lo era già, infatti, prima di infortunarsi. Uno dei migliori senza dubbio, con l’unico problema del gol. Solo uno, segnato contro il Torino in campionato, nelle 14 presenze collezionate prima di essere costretto lontano dal campo. Ma con tanto lavoro in entrambe le fasi di gioco. Con Insigne, adesso Rafa Benitez ha a disposizione un altro mezzo per risollevare questa stagione; di attenuanti, dunque, ce ne sono sempre meno.
(Il Roma)
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