La voce rotta dal dolore, il ricordo indelebile di una persona che resterà per sempre un esempio. Anche nella mente Jeda, ex compagno di squadra di Davide Astori a Cagliari. Queste le sue parole a Radio Blu: "Parlare di Davide per me è molto facile se si considera la persona che era. Questa tristezza è allucinante, la sua scomparsa ha lasciato sotto shock me e tutti quelli che lo conoscevano. Non mi era capitato di affrontare una cosa di tale grandezza. Sono felice e contento di parlare di lui. E' bella questa ondata di affetto nei confronti di un ragazzo che è diventato uomo e di un calciatore che è diventato un grande. Il talento ce l'aveva e ha dimostrato di averlo.
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Il dolore di Jeda: “Ancora sotto shock. Non si diventa capitano viola e del Cagliari per caso”
"Nel nostro spogliatoio c'era grande compattezza anche grazie a lui. Il sorriso di Davide, persona gentile e educata, mi rimarrà sempre impresso"
C'è grande amarezza per come se n'è andato all'improvviso, nel nostro spogliatoio c'era grande compattezza anche grazie a lui. Il sorriso di Davide, persona gentile e educata, mi rimarrà sempre impresso. Andavi d'accordo subito con lui, ti faceva avvicinare e ti invitava a prendere un caffè insieme. Diventare capitano sia della Fiorentina che del Cagliari, che sono due piazze molto esigenti, è impossibile se non hai grande senso di appartenenza. Si è meritato il rispetto dei tifosi, vi posso assicurare che è molto difficile entrare nel cuore dei cagliaritani. La sua scomparsa ci lascia un vuoto molto grande".
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