Il derby degli empolesi e Farinata degli Uberti, il casus belli

"Empoli-Fiorentina? Quasi come una partita come le altre". E' il mantra che va per la maggiore tra i tifosi empolesi a pochi giorni dal derby provinciale dell'Arno. "No, non sarà mai come è per voi Fiorentina-Juventus", e ci mancherebbe altro – viene da pensare - quando una tra le due sfidanti vanta appena dieci fugaci apparizioni in Serie A in novantaquattro anni di vita. Perché nello sport il sentimento è spesso direttamente proporzionale alla tradizione, figuriamoci nel calcio italiano. Resta comunque quella presa di distanze (non richiesta) che stride con il pensiero del presidente azzurro Corsi (LEGGI) e da Maccarone (LEGGI). Che si siano inventati tutto? Difficile. E allora, anche se quella che intercorre tra Empoli e Fiorentina non si può certo paragonare ad altre aspre rivalità che dividono il mondo del calcio, forse dalle parti del Valdarno inferiore qualche piccolo focolaio di rivalsa viene ancora coltivato nei confronti di Firenze.

Il casus belli ha radici storiche e porta il nome di Manente degli Uberti, meglio conosciuto come Farinata degli Uberti. Il nobile fiorentino di parte ghibellina, dopo aver partecipato con successo alla famosa battaglia di Montaperti dalla quale Firenze guelfa uscì sconfitta nel 1260, prese le difese della sua città natale nel corso della dieta di Empoli che ne seguì, ove si riunirono i vincitori ghibellini per decidere la sorte degli esponenti guelfi. La sua agguerrita opposizione alla proposta dei deputati di Pisa e di Siena, che avrebbero voluto radere al suolo la città di Firenze, risultò decisiva: la mozione cadde e le resistenze di Farinata degli Uberti di fatto impedirono l'assurgere di Empoli guelfa a città primaziale della Toscana. Uno smacco che qualcuno, evidentemente, non si è ancora lasciato alle spalle. A tesmimoniarlo è lo striscione empolese esposto nel corso di una delle ultime sfide contro la squadra viola: "Farinata, che c*****a!". Empoli-Fiorentina è già iniziata.

ALESSIO CROCIANI

Twitter: @AlessioCrociani