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I momenti decisivi per le squadre impegnate nella corsa per la salvezza

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Riviviamo insieme i momenti salienti che hanno determinato salvezza o retrocessione delle squadre in Serie A

Redazione VN

Anche quest’anno la lotta per rimanere in Serie A ha riservato emozioni e sorprese, con un finale drammatico caratterizzato dalla risalita imperiosa del Cagliari di Semplici, dato ormai per spacciato soltanto un mese fa, e la retrocessione inopinata del Benevento, squadra che veniva annoverata tra le sorprese della prima parte di stagione. Un finale di stagione infuocato che è stato vissuto tutto d’un fiato attraverso i canali ormai usuali, o tramite le  VPN per windows che permettono di visualizzare canali esteri, senza dunque rinunciare a neppure un minuto delle gare della propria squadra del cuore.

Andiamo ad analizzare i momenti decisivi della stagione delle 5 squadre che si sono contese l’ultimo posto nella massima serie anche per la prossima stagione, evitando di fare compagnia alle ormai retrocesse Parma e Crotone.

Fiorentina

Per i Viola non è stato un campionato semplice e i vari avvicendamenti in panchina hanno contribuito a rendere il clima esplosivo e a tratti ingestibile. Il ritorno di Iachini ha per fortuna ridato serenità allo spogliatoio che si è compattato per il raggiungimento di un obiettivo che per una squadra con quel tasso tecnico era il minimo sindacale. Importantissimo il successo esterno al Bentegodi contro il Verona che ha permesso di fare un bel balzo in avanti in classifica, e manco a dirlo, fondamentale è stato l’apporto in fase realizzativa di Dusan Vlahovic, vera punta di diamante di un reparto offensivo composto da giocatori coi piedi buoni, ma che ha sempre avuto delle difficoltà a finalizzare le tante palle da gol create.

Spezia

Per lo Spezia, vera rivelazione di questo campionato, se non altro in termini di gioco, il campionato ha rischiato di complicarsi nelle ultime giornate, e francamente sarebbe stata una beffa atroce per gli uomini di Italiano. Fondamentali sono stati i pareggi ottenuti in trasferta a Verona e nel derby contro la Samp, due punticini che hanno permesso alle Aquile di giocarsi il match point in casa contro il Torino. Gara a senso unico che ha messo in evidenza, se mai ce ne fosse ancora bisogno, le grandi qualità dei bianconeri spezzini.

Cagliari

Nessuno, neppure il più ottimista dei tifosi Rossoblu, avrebbe mai immaginato che l’arrivo di Semplici alla guida degli Isolani, avrebbe determinato un cambio di rotta così netto rispetto alle prestazioni offerte durante la gestione Di Francesco. Il calcio spesso è fatto di episodi, e per il Cagliari, il successo in rimonta al 94’ contro il Parma, ha rappresentato la svolta che serviva alla squadra per riprendere consapevolezza nei propri mezzi, e per cercare l’impresa nelle poche giornate rimanenti. Il Cagliari da quel giorno, se si esclude l’ultima e ininfluente gara contro il Genoa, non ha più perso, andando a vincere lo scontro diretto contro il Benevento, facendo bottino pieno contro la Roma e ottenendo punti pesanti al Maradona e a San Siro, contro due squadre - Napoli e Milan - lanciatissime e impegnate nella lotta per un posto in champions. Un vero miracolo sportivo che però può solo camuffare una stagione deficitaria partita con ben altre velleità.

Torino

Se l’è vista proprio brutta il Toro quest’anno. Se Immobile avesse trasformato quel rigore a 5 minuti dalla fine, probabilmente il destino dei Granata sarebbe cambiato e lo scontro diretto contro il Benevento all’ultima giornata, avrebbe potuto riservare un finale inaspettato. L’arrivo di Nicola ha sicuramente permesso al Torino di risalire la china, ma questa stagione non può che essere archiviata come un vero e proprio fallimento, contrassegnato da una campagna acquisti discutibile e un progetto tecnico da rivedere.

Benevento

Il campionato del Benevento, paradossalmente, si è complicato con quel successo inaspettato allo Stadium contro la Juve. Da quel momento la squadra di Inzaghi non ha più vinto e si è visto risucchiare nel vortice della lotta per non retrocedere, dovendo fare i conti con squadre decisamente più attrezzate, sia a livello tecnico, che mentale e di esperienza. Una debacle difficile da spiegare, ma che non offre attenuanti a una squadra che è letteralmente crollata quando i giochi hanno cominciato a farsi complicati. Il pareggio interno contro il Crotone, in quella che doveva essere la partita della speranza, è l’emblema di una stagione iniziata bene e terminata nella maniera meno gloriosa possibile.

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