Vi proponiamo un articolo di Stefano Olivari sul blog del Guerin Sportivo:
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Guerin Sportivo: “L’anno della Fiorentina fra Palazzo e Paulo Sousa”
L'articolo di Stefano Olivari
Che dopo sette giornate di campionato ci siano tante squadre convinte di poter vincere lo scudetto è una gradita novità, senza stare troppo a sottilizzare sul livello: tanto i fuoriclasse assoluti e indiscutibili non sono nel mondo più di una decina, tolti questi gli altri possono essere strapagati dalla Premier League ma non è che in virtù del contrattone diventino più bravi. E infatti chi fallisce viene regalato a noi e spesso risulta anche decisivo… Questa polverosa premessa per venire alla domanda: al di là del gioco, finora il migliore della serie A anche al netto del primato in classifica, può la Fiorentina pensare realisticamente al terzo scudetto della sua storia? In altre parole, come è messo Della Valle rispetto al Palazzo? Dal punto di vista mediatico bene, essendo importante azionista della RCS e grandissimo investitore pubblicitario su ogni tipo di media. Magari qualche giornalista non scrive sotto dettatura del padrone (Della Valle o chiunque sia), di sicuro nessuno scrive ‘contro’ il padrone. Benino l’aspetto numerico-televisivo: Firenze non è certo una metropoli e il tifo viola fuori dalla provincia è quasi inesistente, ma nella suddivisione dei proventi di Sky e Mediaset, secondo i vari parametri, la squadra viola è settima dietro Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli e Lazio. Per dare delle cifre, incassa dalle tivù italiane circa la metà dei 95 milioni della Juventus. C’è poi l’aspetto politico, più difficile da leggere: in Lega Della Valle non ha combattuto grandi battaglie, ma certo non ha votato per Beretta presidente (stessa linea di Juventus, Inter e Roma, fra le grandi) ed è spesso stato critico con l’asse Galliani-Lotito. Va detto che Andrea Agnelli dal punto di vista dell’organizzazione dice cose che anche Della Valle pensa e che i problemi personali dell’imprenditore marchigiano sono semmai con il ramo Elkann, a cui non ha mai risparmiato battute extracalcistiche: in definitiva pur non essendo nella stanza dei bottoni (ma il presidente viola Cognigni è nel consiglio di Lega, come del resto Agnelli e Moratti junior) non si può dire che la Fiorentina abbia veri nemici in serie A. Quanto alla politica in senso stretto, Della Valle sta per lanciare un movimento, Noi Italiani, dalla colorazione incerta anche se è evidente l’intento di intercettare voti di centro-destra in libera uscita: di qui un rapporto con Berlusconi che inevitabilmente dovrà rinascere, dopo gli alti e bassi del passato. Insomma, si gioca su più tavoli e con i soldi veri lontani da quello calcistico: l’ultimo mercato è stato chiuso in sostanziale pareggio e l’acquisto più costoso, Mario Suarez (15 milioni di euro), dopo l’inizio deludente è stato collocato in panchina. E quindi? In teoria Paulo Sousa difficilmente verrà derubato del suo terzo campionato vinto da allenatore, se avrà la forza per vincerlo. In pratica se si troverà a competere con una squadra metropolitana, mettiamo anche il Napoli senza citare le solite, scatteranno i meccanismi ben noti. Magari conditi da editoriali sul calcio ‘fenomeno sociale’.
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