Gol e jingle: il boato del pubblico è la hit migliore

A voi piace che, quando la Fiorentina segna un gol al Franchi, parta lo stacchetto di musica rock? Passi per l'intrattenimento sonoro pre partita, purchè sia debitamente silenziato qualche minuto prima dell'inno viola. Ma quando la palla entra in rete perché coprire con batteria e chitarra elettrica il boato del pubblico. E' quello il bello. E' quell'esplosione improvvisa e irrefrenabile di gioia, che merita di essere valorizzata e non annacquata dal jingle di turno. Capisco che questo espediente venga utilizzato da quelle società che hanno lo stadio semivuoto. Dove il "boato" dei tifosi in relatà è il vagito di un bimbo che per sentirlo ti devi mettere la mano all'orecchio. Al Franchi, fortunatamente, non è quasi mai stato così. Il pubblcio incita, contesta, canta, salta. Nel bene e nel male si fa sentire, insomma. Anche se la struttura architettonica dello stadio, niente copertura e curve lontane anni luce dal campo, non aiuta a creare la torcida, la bolgia, il frastuono che galvanizza i propri giocatori e disorienta gli avversari. Se proprio si vuole coniugare tradizione e innovazione, si potrebbero sistemare un paio di microfoni collegati agli altoparlati sotto la Fiesole e la Ferrovia in modo da dare uno sfogo amplificato alla genuina esultanza dei tifosi quando i viola vanno a rete. Lo stadio non è una discoteca, neanche quando si balla.

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