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Galliani: “L’Europa League è come la serie B”

L’ad spiega perchè il terzo posto era “indispensabile” per il Milan

Redazione VN

Il volto trasfigurato dalla tensione è scomparso. Ma dal tono di voce si capisce che Adriano Galliani è ancora provato dopo la notte di Siena. Il suo Milan è in Champions (ai prelminari per ora) e al workshop su "Il calcio che vogliamo" l'a.d. spiega perché era indispensabile che arrivasse terzo. "Per andare in pareggio devi ottenere buon risultati sportivi, c'è una differenza abissale tra la Champions e l'Europa League - spiega l'a.d. del Milan - . Per le grandi è come una retrocessione in Serie B. Il numero dei giocatori della rosa potrebbe essere portato a 25 giocatori, ci deve essere una correlazione tra regole Uefa e campionati nazionali, a partire dal fair play finanziario. Campionato a 18 squadre? Inghilterra, Francia e Spagna hanno 20 squadre, non vedo il problema. E poi è difficile che in Lega qualcuno voti a favore di questa proposta: una maggioranza è difficile da trovare".

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