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Firenze, il calcio femminile senza soldi: “Ci fermiamo qui”

Il calcio femminile di Firenze è al capolinea, a secco di soldi. “L’ACF Firenze non si iscriverà al prossimo campionato di calcio per mancanza di fondi”. La notizia arriva oggi, …

Redazione VN

Il calcio femminile di Firenze è al capolinea, a secco di soldi. "L'ACF Firenze non si iscriverà al prossimo campionato di calcio per mancanza di fondi". La notizia arriva oggi, sotto forma di lettera aperta agli organi federali competenti nel comunicato diramato dalla società di calcio femminile fondata nel 1979. E l'annuncio si intreccia anche alla protesta di tutto il movimento nei confronti del presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Felice Belloli. "La stagione 2014-2015 - continua il lungo comunicato ufficiale - è stato possibile portarla avanti proprio in virtù del progetto iniziato con ACF Fiorentina che nell'attesa degli auspicati interventi legislativi ci ha dato una mano economicamente con un contributo per noi importante". Ma i problemi sono di tipo burocratico: "Ai primi di marzo del 2014 ACF Fiorentina ha ribadito ancora la sua posizione sul tema con una lettera inviata in federazione e alla delegata per lo sviluppo e la promozione del calcio femminile Rossella Sensi, che recita la propria volontà di acquisire il titolo sportivo di ACF Firenze". Nei progetti della società di proprietà dei Della Valle, infatti, c'è la ferma volontà di avere una squadra di calcio femminile come ribadito nei mesi scorsi anche dal consigliere Sandro Mencucci. Nonostante questo, però, i fondi non sono comunque arrivati e adesso la società del presidente Andrea Guagni rischia seriamente di chiudere la propria attività dopo 36 anni.

"Belloli, dimettiti" - Nella lettera aperta, però, la società fiorentina sferra anche un duro attacco nei confronti delle istituzioni: "Siamo indignati e profondamente offesi dal comportamento del presidente Belloli, a tutela delle proprie tesserate e del movimento sportivo femminile tutto. Chiediamo che si dimetta dalla posizione che riveste e contemporaneamente chiediamo azioni immediate di sostegno al calcio femminile in Italia, sempre più bistrattato e relegato ai margini proprio per la presenza ai vertici di personaggi come Belloli che nuocciono all'intero movimento". Poi si prosegue: "Abbiamo approvato all'unanimità la richiesta di immediate dimissioni di Felice Belloli dalla carica di presidente della LND. Il suo comportamento rivela che l'interesse del personaggio non è rivolto al bene del calcio femminile ma solo al mantenimento della poltrona sulla quale siede". Si continua: "In Italia il decollo che meriterebbe il calcio femminile purtroppo e continuamente viene rimandato anche per incapacità, ma più che altro per volere di personaggi che nel loro dna hanno presente una sorta di razzismo maschilista che non riescono a contenere né tantomeno a nascondere, come il "nostro" presidente radicato ormai su correnti di pensiero antidiluviane. Forse un ricambio generazionale anche in questi ambiti andrebbe accolto con i migliori auspici".

"PER CERTI PERSONAGGI NON DOBBIAMO ESISTERE" - Infine la società di calcio femminile ringrazia il Comune di Firenze e l'ACF Fiorentina per aver fatto la loro parte in questa stagione comunque positiva sotto il punto di vista dei risultati sportivi: le ragazze, infatti, sono arrivate in quarta posizione in classifica nel campionato di Serie A. La volontà della Fiorentina di rilevare l'ACF Firenze è sempre stata presente e palese. Tanto che i problemi sarebbero riconducibili a ritardi burocratici nei tempi e nei regolamenti. Purtroppo però, conclude la lettera, FIGC e LND non hanno recitato la loro parte. "Se si permette che una società come la nostra, esistente dal 1979, possa chiudere i battenti - chiosa la società - allora la conclusione è una sola. Ovvero che il calcio femminile in Italia per certi personaggi non deve (politicamente) decollare".

Repubblica.it