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Fiorentina in crisi? Sì, ma pesa la macumba sugli attaccanti

Dopo i gravi infortuni di Giuseppe Rossi e Mario Gomez, l’ennesima macumba si abbatte sulla Fiorentina di Vincenzo Montella. Federico Bernardeschi, uno dei pochi superstiti di un reparto offensivo ormai …

Redazione VN

Dopo i gravi infortuni di Giuseppe Rossi e Mario Gomez, l’ennesima macumba si abbatte sulla Fiorentina di Vincenzo Montella. Federico Bernardeschi, uno dei pochi superstiti di un reparto offensivo ormai ridotto all’osso, sarà costretto a resterà fuori dal rettangolo di gioco per almeno tre mesi. Il talento viola, oggetto dei desideri di molti top club italiani e europei, è stato operato martedì scorso a Careggi per la frattura del malleolo. Un intervento chirurgico che non è stato né semplice, né breve, per la ricostruzione di uno dei componenti più fragili degli arti inferiori. Inutile fare delle previsioni sui tempi di recupero da un infortuno, che  mediamente richiede 2-3 per la guarigione clinica, oltre al recupero atletico.  L’equipe medica dell’ospedale fiorentino dovrà valutare le condizioni del giocatore, le radiografie e la situazione generale, per stabilire con precisione quanto tempo Federico starà fuori. L’importante in questi casi e vista la giovane età del giocatore, che il recupero avvenga secondo modalità e tempi corretti, un mese in più o in meno non conta, serve per la Fiorentina e per Bernardeschi il completo recupero, conditio sine qua non per salvaguardare una carriera ancora tutta da scoprire. Se può consolare i tifosi viola, all’età di Bernardeschi gente come Roberto Baggio stava messa molto peggio in quanto a infortuni e sappiamo tutti come è andata a finire nel loro futuro.

La vittoria contro un Inter borderline aveva illuso i tifosi viola. La Fiorentina sembra aver ripreso il filo logico con la stagione passata, ma è stato solo un fuoco di paglia. Qualcosa si è inceppato nella perfetta simbiosi tra Vincenzo Montella e la sua rosa, e quel che resta dell’attacco non è sufficiente a competere con le altre top class della Serie A. La conferma viene anche dalle quote di qualificazione alla prossima edizione della Champions League, che secondo www.32red.it sono salite di ben 7 punti rispetto alle previsioni di inizio stagione. Analogo incremento è stato riscontrato da Lottomatica e William Hill, segno che i bookmakers hanno perso gradualmente fiducia nella mission della Fiorentina.

Così, proprio non va. Ogni volta a sperare che la Fiorentina possa fare il salto di qualità e ogni volta la delusione è forte. Errori a ripetizione. Scarsa concentrazione, approccio non corretto alla gara. No, così non va. E i tifosi della Fiorentina hanno ragione a lamentarsi.

La debacle di Marassi contro la Samp dell’ex Sinisa Mihajlovic ha ribadito che c’è bisogno di qualche rinforzo per evitare di sprecare un’altra stagione.  Alcuni elementi continuano ad essere in grande crisi: Badelj, preso per sostituire Pizarro, non riesce mai a fare la differenza e il problema è che anche il Pek sta perdendo colpi (vedere azione del 3-1 della Samp).

Venerdì pomeriggio, dopo la sfida di Europa League, è previsto un vertice di mercato tra Della Valle, Pradé e Macia per capire come muoversi a gennaio. Una punta vera è indispensabile, sperando che non vada a finire come Alessandro Matri che ha segnato e segna dappertutto, fuor che a Firenze. Anche questo uno dei tanti misteri della Fiorentina nell’era del tiki-taka 2.0 di Montella.

Cosa fare? C’è qualcosa da cambiare? Su chi si potrebbe puntare? I problemi in casa Viola sono all’ordine del giorno e cominciano dal mistero che avvolge Super Mario Gomez. Se il panzer tedesco è questo e non riuscirà a sbloccarsi psicologicamente, tanto vale inserirlo in qualche giro di prestiti – l’ipotesi Roma con Destro alla Viola è la più accreditata – in modo che rinsavisca in un’altra piazza dove la pressione dei tifosi e dei media è meno opprimente. Il futuro dell’ex giocatore del Bayern Monaco è nelle sue mani, in sessanta giorni dovrà dire se è ancora Gomez o se la sua scelta di vita e purtroppo quella della Fiorentina non è stata delle più felici.

Un eventuale scambio, come anticipato in precedenza, potrebbe riguardare due società che hanno problemi simili. Mattia Destro non lega con Garcia: relegato in panchina per dare spazio a Francesco Totti, Mattia si sente sprecato e vuol giocare di più. Potrebbe essere un’idea, ma c’è molto da lavorarci e vincere anche la concorrenza di alcuni club top della Premier League.

Gli esperti bookmaker di 32 Red e Betfair, da anni attivi nel settore del calciomercato,  puntano anche su altri giocatori: Giampaolo Pazzini in rottura col Milan di Pippo Inzaghi o Marco Borriello sparito completamente dai riflettori della Serie A. Da non sottovalutare anche la pista che porta a Fabio Borini del Liverpool, un giocatore che piace molto e non da oggi alla società gigliata.

Ma per gennaio Vincenzo Montella dovrà dire chiaramente se non vuole più giocatori che ha quasi cancellato dal suo taccuino, come Joaquin e altri che potrebbe invece essere delle soluzioni alternative ai titolari inamovibili: i pesi morti per l’allenatore napoletano dovranno andare sul mercato per essere rimpiazzati con nomi degni di vestire la maglia della Fiorentina.

La strada è tutta in salita, nella speranza che la macumba sia annientata dagli scongiuri del popolo viola e che la società faccia degli investimenti mirati nel mercato di gennaio.